Vasca da bagno rovinata? Le soluzioni fai da te per risolvere il problema

Ultimo aggiornamento: 26.07.24

 

Tutto quello che c’è da sapere sulle diverse soluzioni possibili per ridare lustro a una vasca da bagno rovinata dal tempo e dall’accumulo di calcare sullo smalto.

 

Col passare del tempo i lavabi, le piastrelle e i sanitari tendono a rovinarsi, perdendo di lucentezza e a volte perfino macchiandosi irrimediabilmente a causa della ruggine oppure di sostanze chimiche contenute nei prodotti di pulizia.

Anche i nuovi materiali che nel tempo sono andati ad affiancare la ceramica, come per esempio la plastica acrilica e le miscele di resina e polvere di pietra, non sono immuni da questo destino.

La vasca da bagno è uno dei sanitari dove i segni del tempo e dell’usura si notano di più, andiamo quindi ad approfondire le cause del deterioramento e vediamo cosa si può fare per mantenere la vasca in buone condizioni.

 

Le cause del deterioramento

Il calcare è una delle principali cause di deterioramento, perché questa sostanza minerale è disciolta nell’acqua e quindi anche prendendo l’abitudine di asciugare con cura le superfici dei sanitari ogni volta che vengono usati, una minima parte rimane sempre ed evaporando si separa dal calcare che in questo modo si attacca alle superfici e col passare del tempo crea una patina biancastra che li opacizza.

Ulteriori elementi che tendono a rovinare lo smalto vasca da bagno sono le macchie di ruggine, che di solito si formano sulle zone di raccordo dei rubinetti, ed eventualmente la muffa, che può attecchire facilmente sulla pittura, sulla vernice per piastrelle e, se le condizioni sono favorevoli, su qualsiasi tipo di rivestimento o materiale.

Altri segni di deterioramento decisamente sgradevoli sono quelli che tendono a formarsi nelle zone di gocciolamento, come per esempio le scie che col passare del tempo compaiono sullo smalto WC rovinato; ulteriori cause sono legate ai prodotti per la pulizia, che a volte vengono usati in modo inappropriato o si usano addirittura quelli sbagliati.

Procediamo con ordine, quindi, e vediamo come intervenire a seconda dei casi.

 

Le varie tipologie di vasca da bagno

Un’altra importante premessa da fare è che i prodotti e le metodologie per pulire la vasca da bagno cambiano a seconda del materiale con cui queste sono fatte.

Oltre alle vasche in ceramica, che in realtà sono realizzate in acciaio ma sono ricoperte da uno strato di smalto ceramico per prevenire l’usura e l’ossidazione, col passare degli anni e con l’utilizzo di nuovi materiali sono state introdotte sul mercato anche vasche da bagno in plastica e in resina. Ognuno di questi materiali ha diverse reazioni però, sia agli agenti usuranti sia ai prodotti usati per la pulizia.

La vasca in resina, per esempio, è meno soggetta a sviluppare la patina di calcare, inoltre è resistente agli urti ma lo è molto meno ai graffi rispetto alla vasca ceramica. Un altro tipo di vasche che reggono bene all’usura del tempo ma temono in modo particolare i graffi sono quelle in materiale acrilico, incluse le varianti rinforzato con ABS, ma in commercio si possono trovare anche quelle realizzate in polietilene, in poliuretano oppure con uno speciale polimero noto come Plasticryl.

In linea di massima possiamo dire che tutte le vasche realizzate con resine o plastiche hanno il pregio di essere particolarmente resistenti contro gli agenti organici, come le muffe e i batteri, ma sono più soggette al deterioramento causato da graffi e da sostanze chimiche, in particolar modo determinati acidi, quindi bisogna fare molta attenzione a scegliere con cura il tipo di prodotti da usare per la loro pulizia.

Le vasche in acciaio ricoperte da smalto ceramico, invece, sono insensibili a tutte le sostanze chimiche, inclusi acidi e solventi, sono resistenti agli urti e ai graffi ma il rivestimento può comunque scheggiarsi se colpito accidentalmente con corpi acuminati, inoltre i depositi di calcare, la muffe e i batteri attecchiscono più facilmente sullo smalto ceramico.

 

Vasca da bagno rovinata soluzioni

Per quanto riguarda la manutenzione e la pulizia delle vasche da bagno, esistono alcuni accorgimenti che possono essere presi per evitare che il calcare si depositi fino a formare delle incrostazioni difficili da togliere.

A parte gli specifici prodotti anticalcare, che sono comunque da scegliere con attenzione, la soluzione casalinga più efficace rimane quella del lavaggio periodico con aceto o con bicarbonato. È importante non mischiare entrambe le cose però, perché a dispetto di quel che si può leggere in altri siti, quando aceto e bicarbonato vengono mischiati perdono gran parte delle loro proprietà, inclusa l’azione dissolvente sul calcare.

Per le vasche in plastica e in resina, che sono meno soggette a trattenere il calcare, si può usare l’aceto, preferibilmente miscelato con un po’ d’acqua calda. Per le vasche in ceramica, invece, è consigliabile usare il bicarbonato in polvere mescolato con poca acqua, in modo da formare una pasta che possa aderire alle pareti verticali senza scivolare via, così da poter essere lasciata agire per cinque minuti o più e dissolvere anche le incrostazioni di calcare più ostinate.

Per le macchie e i depositi di ruggine bisogna usare una miscela di sale e limone, oppure acquistare un prodotto specifico; se invece nella vasca hanno attecchito colonie di muffe e batteri, lasciando vistose macchie, allora si può usare la candeggina oppure, in alternativa, dei prodotti a base di sostanze biocide.

 

Come riparare le superfici rovinate della vasca

Potrebbe capitare, a distanza di tempo, che la superficie della vasca finisca con l’essere irrimediabilmente graffiata oppure danneggiata in alcuni punti. Graffi permanenti e visibili tendono a formarsi soprattutto sulle vasche in plastica e in resina, mentre le vasche in ceramica potrebbero presentare incrinature nel rivestimento, con crepe o addirittura con piccole parti di smalto saltate via in seguito all’urto con oggetti pesanti o appuntiti.

Se queste imperfezioni non sono molto estese si possono facilmente riparare con gli appositi prodotti in vendita, come per esempio gli smalti ceramici e le paste di resina. Entrambi le tipologie di prodotto sono costituite da due componenti da miscelare insieme al momento dell’uso; prima dell’applicazione, però, bisogna pulire con estrema cura le superfici per garantire la massima presa al prodotto.

 

 

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