I sistemi migliori per saldare l’acciaio

Ultimo aggiornamento: 26.07.24

 

Diamo un’occhiata ravvicinata ai procedimenti comunemente usati per saldatura dell’acciaio, da quello tradizionale e elettrodo fino alla saldatura a filo continuo.

 

L’acciaio inossidabile è utilizzato per una vasta gamma di applicazioni, a partire dalla realizzazione di telai e strutture di sostegno fino alla creazione di utensili da taglio di precisione, come per esempio i set chirurgici e i set manicure professionali.

Quando si parla di lavorazioni in acciaio, però, non è solo la qualità della lega a fare la differenza ma soprattutto quella delle saldature; saldare acciaio inox è un’attività che viene praticata tanto a livello professionale quanto hobbistico infatti, con risultati che variano in base all’attrezzatura e ai metodi adoperati, nonché a seconda dell’esperienza maturata dal saldatore. Andiamo ad approfondire ulteriormente l’argomento a beneficio dei saldatori hobbisti.

 

I metodi di saldatura per acciaio inox

Nel corso dell’ultimo secolo, lo sviluppo della tecnologia ha permesso di sviluppare nuovi procedimenti di saldatura a parte quello tradizionale basato sull’elettrodo rivestito. Oltre alla saldatura MMA, quelli più efficaci per saldare l’acciaio sono il metodo MIG/MAG e la saldatura TIG inox.

La sigla MMA sta per Metal Manual Arc e serve a indicare la saldatura a elettrodo basico, rutile, cellulosico o di altro tipo. Le caratteristiche principali del metodo MMA, indicato anche con la sigla SMAW, sono la sua elevata versatilità d’impiego e la possibilità di poter essere eseguito all’aperto, in quanto il bagno di fusione viene protetto direttamente dalle scorie prodotte dal rivestimento dell’elettrodo. Queste caratteristiche, unite ai bassi costi delle apparecchiature richieste, hanno reso la saldatura a elettrodo uno dei metodi più diffusi al mondo, soprattutto in ambito hobbistico.

Il metodo di saldatura TIG è stato messo a punto durante la Seconda Guerra Mondiale ma la sua diffusione è stata più lenta a causa della maggiore difficoltà di esecuzione. Il processo TIG è un’evoluzione del metodo a elettrodo, infatti viene eseguito mediante l’utilizzo di elettrodi al tungsteno ma questi ultimi, invece di essere tenuti dalla pinza, devono essere inseriti in una speciale torcia che provvede anche ricoprire il bagno di fusione con un gas inerte a scopo protettivo.

La saldatura TIG richiede una maggiore destrezza, una volta padroneggiata però, questa tecnica permette di ottenere dei giunti di qualità impeccabile; dal momento che il bagno di fusione deve essere protetto da una camicia di gas inerte, inoltre, non è consigliato praticarla in esterni.

Il metodo MIG/MAG è un processo di saldatura estremamente versatile, infatti è usato per saldare acciai austenitici e ferritici, leghe di metalli leggeri, rame, nichel e titanio; inoltre garantisce un’elevata produttività in quanto, al posto degli elettrodi, viene adoperato il filo a estrusione continua, che velocizza notevolmente l’esecuzione. Come per la saldatura TIG, però, anche nel processo MIG/MAG il bagno di fusione è protetto da un gas, quindi a meno di non trovarsi sotto una cupola protettiva è sconsigliato adoperare questo metodo in esterni.

 

L’attrezzatura per saldare

Per la saldatura a elettrodo basta disporre di un impianto MMA e dei relativi accessori, costituiti dai cavi e dalle pinze; come abbiamo accennato anche nel paragrafo precedente, inoltre, gli impianti di saldatura MMA hanno il pregio di costare poco, e per questa ragione in ambito hobbistico sono molto più diffusi rispetto agli impianti destinati alle saldature TIG e MIG/MAG.

Per la saldatura TIG, infatti, è richiesta una torcia speciale invece, che pur essendo più difficile da adoperare da parte di un principiante, è più versatile e può essere adoperata anche per la saldatura MIG/MAG a filo continuo. In commercio esistono saldatrici TIG e saldatrici a filo MIG/MAG specifiche, ovviamente, ma è possibile trovare anche dei modelli che permettono di svolgere entrambe i procedimenti di saldatura.

 

Gli elettrodi per acciaio inox

A parte il metodo poi, nella saldatura dell’acciaio rivestono particolare importanza gli elettrodi utilizzati, in quanto ogni tipologia ha i suoi pregi e i suoi difetti specifici; quelli al tungsteno sono adoperati esclusivamente per le saldature TIG, mentre con il metodo MMA si possono adoperare tre diverse tipologie di elettrodi inox, cioè usati esclusivamente per le leghe di acciaio e non per i metalli leggeri come rame e ottone, che si dividono sostanzialmente in tre gruppi: basico, cellulosico e rutile.

L’elettrodo basico è definito in questo modo perché il suo rivestimento contiene una grande quantità di carbonati, che una volta fusi danno luogo appunto a una reazione basica; nel corso della fusione, inoltre, i carbonati si combinano con le impurità di zolfo e fosforo presenti nel metallo, svolgendo così un’azione depurante all’interno del bagno di fusione. Gli elettrodi basici sono utilizzati soprattutto per la saldatura delle leghe di acciaio ferritiche, e in particolar modo per la giunzione di elementi strutturali, inoltre rappresentano l’unica tipologia di elettrodo a poter essere usato nelle saldature sopratesta.

Gli elettrodi cellulosici sono definiti in tal modo perché dotato di un rivestimento di cellulosa; questa, essendo un materiale organico, è ricca di idrogeno che rilascia nell’arco, incrementando notevolmente la sua temperatura. Questa caratteristica genera una maggiore proiezione di metallo dall’elettrodo al bagno, di conseguenza gli elettrodi cellulosici possono essere adoperati in tutte le posizioni e possiedono un elevato grado di penetrazione, il che li rende ideali per saldare gli acciai non legati e di grosso spessore.

L’elettrodo rutile, invece, è chiamato in questo modo perché è dotato di un rivestimento contenente ossidi di titanio, tra cui appunto il rutilo. Questo tipo di elettrodi sono estremamente semplici da usare, sono facili da reperire e ottimi per saldare in posizione piana, tutte caratteristiche che li rendono particolarmente adatti ai principianti.

In mano a un saldatore esperto, l’elettrodo al rutilo permette di ottenere delle giunzioni talmente lisce da risultare praticamente invisibili a chi non dispone degli strumenti adeguati a rilevarle, ragion per cui viene adoperato principalmente per le saldature che hanno carattere di finitura estetica.

 

 

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