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CONTENUTI

  • Dove e perché attecchisce la muffa
  • Come rimuovere e prevenire l’ulteriore formazione della muffa
  • Gli elettrodomestici e la muffa
  • Mobili e contenitori
  • Rimedi naturali di uso generico

Come togliere l’odore di muffa in casa?

by Poster1 Ultimo aggiornamento: 28.05.22
Ultimo aggiornamento: 28.05.22

 

Tutto quello che occorre sapere su come trattare gli ambienti da cui è stata rimossa la muffa, e in particolar modo come fare per eliminare lo sgradevole odore.

 

La muffa è una delle problematiche più fastidiose che si presentano inpittura una casa; essa è dovuta principalmente a dei microrganismi fungini che attecchiscono nei posti umidi, poco aerati e scarsamente esposti alla luce del sole. I fastidi sono dovuti a diverse ragioni; tanto per cominciare le sue spore rappresentano una potenziale e pericolosa minaccia per la salute umana, poi per i danni strutturali che è in grado di infliggere alle abitazioni se non viene fatto nulla per contrastarla.

Uno degli aspetti più sgradevoli, però, è rappresentato dall’odore di muffa che tende a permeare tutte le superfici che essa tocca e che, spesso e volentieri, continua a permanere a lungo anche dopo che le macchie vengono rimosse. La puzza di muffa è molto particolare ed esiste un aggettivo specifico, coniato dagli antichi romani, per indicare gli oggetti e cose che la emettono: mucido.

Questo termine deriva dalla parola mucidus, che a sua volta ha le radici in mucus, ovvero muco; tutto quello che sa o che odora di muffa viene definito mucido, una parole che in sé racchiude molti altri aggettivi, nessuno dei quali gradevole: profondo stantio, impregnato, putrido, marcescente, sudicio e fradicio. È proprio per questa ragione che l’odore di muffa in casa è giustamente malvisto e poco tollerato, in quanto è ritenuto un segno indicatore di un ambiente trascurato e in fase di decadimento, spesso malsano.

Dove e perché attecchisce la muffa

Come accennato in precedenza la muffa tende a formarsi soprattutto negli ambienti umidi, come gli scantinati e i seminterrati per esempio, ma dal momento che l’umidità può essere generata anche da condizioni particolari, come i bruschi cambiamenti di temperatura, i ponti termici e i vapori dell’acqua calda, essa si può formare facilmente anche in luoghi che normalmente non dovrebbero essere soggetti a questo tipo di problematica.

Anche la scarsa esposizione ai raggi solari è un fattore che contribuisce alla proliferazione delle spore fungine; queste ultime, inoltre, non si limitano ad attecchire solo sulle superfici in legno e muratura, ma possono prosperare anche sui tessuti, andando così a colpire divani e tende.

Sovente può capitare di trovare muffa sui vestiti nell armadio, sulla carta e perfino sulle superfici di gomma, il che rivela la sua capacità di attecchire indistintamente su diversi tipi di rivestimenti, sui libri e perfino all’interno di elettrodomestici come lavatrici, asciugatrici, congelatori, climatizzatori e frigoriferi.

Spesso la muffa può comparire nei posti più impensati, come le superfici nascoste dietro gli armadi, sotto i cassetti o nella parte inferiore dei divani; in questi casi non è possibile rilevarla se non quando è troppo tardi ormai, in quanto non essendo immediatamente visibile la sua presenza viene tradita soltanto dal cattivo odore dai muri.

Come rimuovere e prevenire l’ulteriore formazione della muffa

Se si forma la muffa in camera e si attacca visibilmente alle pareti, la prima cosa a cui si ricorre è una buona pittura antimuffa oppure, a seconda della gravità del caso, si prende in considerazione un intero trattamento sanificante volto a rimuovere le macchie, a disinfettare le superfici delle pareti con un agente biocida e poi ad applicare una pittura traspirante con una componente antibatterica, in modo da prevenire l’ulteriore ricomparsa delle macchie.

Ma come eliminare l odore di muffa dai vestiti, dai divani, dai mobili e dagli elettrodomestici? Procediamo con ordine e vediamo quali sono i possibili rimedi a seconda del caso.

 

Gli elettrodomestici e la muffa

Ogni volta che si termina un ciclo di lavaggio o di asciugatura è consigliabile utilizzare un panno per asciugare l’umidità residua dalla guarnizione e dalle altre aree accessibili della lavatrice, e poi rimuovere e svuotare il contenitore di raccolta della condensa nel caso dell’asciugatrice; inoltre è preferibile lasciare gli sportelli di questi elettrodomestici aperti, quando non vengono usati, in modo da non far ristagnare l’aria al loro interno.

Periodicamente, inoltre, bisogna eseguire dei lavaggi con i prodotti specifici finalizzati a prevenire la formazione di calcare e muffa; lo stesso discorso vale per i frigoriferi, i congelatori, i climatizzatori e gli altri elettrodomestici che producono caldo-freddo.

Mobili e contenitori

Per eliminare il cattivo odore di muffa da armadi e cassetti bisogna innanzitutto rimuovere tutto il contenuto dagli e sottoporli a un’accurata pulizia con acqua e candeggina, oppure con dei prodotti specifici antimuffa. Una volta fatto questo, poi, bisogna esaminare accuratamente il loro contenuto: vestiti, carte o altri oggetti, in modo da verificare se la muffa abbia attecchito sugli stessi e procedere eventualmente alla loro sanificazione. Prima di rimettere a posto il contenuto, inoltre, è bene arieggiare il più possibile l’interno degli armadi e dei cassetti.

Per togliere l’odore invece, e prevenire l’ulteriore formazione di muffa, è bene preparare dei sacchetti contenenti del sale marino o cristalli di silicone disseccante, entrambi ottimi per assorbire l’umidità in eccesso, e polvere di cannella. Quest’ultima ha un doppio scopo: l’aroma della cannella aiuta a eliminare il cattivo odore della muffa infatti, mentre gli oli essenziali che essa contiene svolgono un’azione antibatterica che impedisce alle spore fungine di attecchire nuovamente.

 

Rimedi naturali di uso generico

Quella di far cambiare aria ai locali poco arieggiati è una sana abitudine che dovrebbe essere praticata regolarmente, non soltanto nelle camere ma anche in armadi, contenitori, credenze ed elettrodomestici come lavatrici e asciugatrici. Ogni due o tre mesi circa, inoltre, è consigliabile pulire l’interno dei mobili con prodotti antimuffa oppure con soluzioni di acqua, bicarbonato e succo di limone, o semplicemente con acqua e candeggina, in modo da disinfettare le superfici ed evitare la potenziale proliferazione di spore e batteri.

Per quanto riguarda vestiti, tende, divani, tappezzeria e tessuti in generale, inclusi la carta da parati e i rivestimenti, è preferibile usare dei prodotti specifici, come i detergenti e i disinfettanti in grado di agire in modo mirato contro la muffa.

Per togliere l’odore invece, basta collocare dei sacchetti contenenti chicchi o polvere di caffè, oppure polvere di cannella, oppure dei pout-pourri alla lavanda e altre essenze profumate, come il legno di sandalo, nei punti strategici della casa, negli armadi e nei cassetti, e poi provvedere a cambiarli periodicamente.

 

 

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