Come creare casette e capanna per il presepe fai da te

Ultimo aggiornamento: 27.07.24

 

Se per il prossimo Natale state accarezzando l’idea di realizzare un bel presepe interamente da soli, allora meglio organizzarsi in anticipo: eccovi alcune idee interessanti.

 

In tutto il mondo cattolico ormai, e non solo, è conosciuta la rappresentazione della nascita di Gesù e comunemente chiamata presepe, o presepio, dalla parola latina praesaepe che significa mangiatoia. Secondo l’antica tradizione bizantina, infatti, era d’uso raffigurare la scena della Natività all’interno di una grotta, con la Vergine distesa su un giaciglio di fortuna e il piccolo Gesù in una mangiatoia nelle vicinanze, mentre San Giuseppe era messo simbolicamente in disparte all’esterno della grotta.

A partire dal Quattrocento il presepe veniva raffigurato principalmente nell’arte scultorea e pittorica; molti grandi artisti infatti, a cominciare da Giotto, si sono cimentati nell’interpretazione o nella riproduzione della scena della Natività. La tradizione del presepe in ambito popolare, invece, deve la sua origine a San Francesco d’Assisi, che nel 1223 fece realizzare a Greccio una sacra rappresentazione della Natività facendo disporre soltanto una greppia, del fieno, un bue e un asino.

A quella umile scena teatrale senza attori assistettero i frati e la popolazione di Greccio; sulla mangiatoia vuota venne celebrata la messa, San Francesco intonò canti dal Vangelo e tenne sermoni al popolo raccontando della nascita del Re povero. L’evento di Greccio ebbe un tale impatto che a partire da quel momento il presepe abbandonò l’ambito puramente artistico ed entrò ufficialmente in quello popolare, divenendo un vero e proprio rito celebrato annualmente all’interno delle chiese, dove per l’occasione venivano allestiti presepi con statuine e altri elementi tratti dall’ambiente naturale.

Questa tradizione si diffuse rapidamente soprattutto nell’Italia centrale e in Emilia-Romagna, e in epoca rinascimentale era divenuta già un’usanza comune collocare le statue dei protagonisti della Natività all’interno delle chiese e dei santuari.

Il presepe in casa

La diffusione del presepe in casa cominciò quindi a partire dal Seicento invece, con il beneplacito del papa durante una delle fasi del Concilio di Trento; il papa, infatti, riconobbe subito la grande capacità del presepe di trasmettere la fede in un modo semplice e umile, molto più vicino alla realtà e ai sentimenti popolari. Inizialmente in ambito domestico si diffuse soprattutto il presepe in legno, realizzato sotto forma di scultura unica più o meno dettagliata e rifinita a seconda del caso, delle dimensioni di un soprammobile. Durante il Seicento l’usanza di creare presepi si diffuse presto anche nelle regioni più meridionali e settentrionali d’Italia, e poi nel resto dell’Europa.

A partire dal Settecento l’arte del presepe raggiunse un tale punto di sviluppo da vedere già l’affermarsi di diverse tradizioni artigianali, a cominciare da quelle del presepe napoletano, bolognese e genovese.

Nel periodo a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, la diffusione popolare dell’albero di Natale si affiancò alla tradizione del presepe. Le consuetudini hanno quindi subito delle trasformazioni con il passare del tempo, ma la tradizione non è mai venuta meno. Ha preso anzi piede l’usanza di creare un presepe fai da te invece di acquistare una scultura già fatta, e di arricchirlo man mano a ogni Natale.

Nel corso dei secoli, infatti, è sorto un vero e proprio settore di artigianato con la relativa nicchia di mercato, che sono dedicati esclusivamente al presepe e ai materiali necessari per realizzarlo; in questo modo per alcune persone, e per intere famiglie di artigiani, realizzare presepi è diventato un lavoro a tempo pieno.

Come costruire un presepe

Arriviamo quindi al punto del discorso, cioè fare il presepe in casa, e in particolar modo come costruire casette per il presepe in modo semplice. Innanzitutto cominciamo subito col dire che per costruire un presepe è meglio non improvvisare; un minimo di pianificazione e un disegno su carta dell’idea da realizzare, magari completa delle misure e dei vari elementi che compongono la scena, può essere di grande aiuto per fare una stima dei materiali necessari, delle eventuali attrezzature e dei costi dell’operazione.

 

I materiali da adoperare

Per ridurre il più possibile le spese, per esempio, è possibile riciclare la materia prima: cassette della frutta in legno, vuote, vecchi giornali, bottiglie di plastica, persino la colla può essere preparata in proprio facendo bollire acqua e farina fino a ottenere un composto di media densità.

Per la base del presepe è possibile usare un foglio di compensato oppure di polistirolo, o entrambe le cose; un singolo pannello di polistirolo come quelli usati per l’isolamento termico, per esempio, può costare dai 4 ai 15 euro a seconda delle dimensioni e dello spessore, e una volta tagliato e sagomato può fornire una quantità di materiale più che sufficiente per creare l’ambientazione di base con il terreno, la grotta e le montagne.Il taglio e la sagomatura del polistirolo possono essere eseguiti con il filo a caldo oppure, in maniera  ancor più semplice, utilizzando un cutter.

Una volta preparato lo scenario di base, quindi, lo si potrà rifinire ricoprendolo con lo stucco oppure con argilla da modellare, come il DAS per esempio, aspettare che asciughi e poi verniciarla oppure cospargerla di colla per applicare erbetta, muschio, arbusti, sassolini e altri elementi decorativi in miniatura per riprodurre il paesaggio naturale.

Le casette e la capanna si possono realizzare facilmente con dei fogli di cartone o di schiuma espansa, sui quali verranno disegnate le forme che saranno poi ritagliate e incollate. È possibile realizzare anche casette in legno ricavate dagli abbassalingua, che sono simili alle stecchette per gelato ma più ampi e facilmente lavorabili, oppure con la balsa; dopo averle costruite è possibile migliorare ulteriormente il loro aspetto applicando una mano di impregnante per legno o di vernice di finitura, in modo da esaltare ulteriormente i colori caldi e le venature.

Quella della pittura è un’altra fase della realizzazione di cui tenere conto, indipendentemente dal tipo di materie prime adoperate per la creazione del presepe; le vernici, infatti, andranno scelte con cura proprio in base al materiale usato. Tanto per fare un esempio, sui presepi in polistirene non vanno assolutamente usate le vernici a base solvente e nemmeno le resine epossidiche.

Se invece non avete la necessità di risparmiare a tutti i costi allora potete anche considerare l’idea di usare l’apposito materiale per presepe in vendita online oppure nei negozi specializzati in forniture d’arte e per il modellismo; quindi alberi, cespugli e ciuffi d’erba sintetici, pietrisco di varie dimensioni e colori, sabbie e terre varie nonché colle, vernici, attrezzi e strumenti specifici.

 

 

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