Ecco alcuni consigli e suggerimenti per coloro che hanno intenzione di realizzare una sauna fai da te: a partire dalla scelta del legno fino ai materiali isolanti.
Questo articolo è dedicato in particolar modo agli appassionati di fai da te più esperti e smaliziati, che sono bravi sia nella lavorazione del legno sia nei lavori di ristrutturazione, di idraulica e di elettricità. Realizzare una sauna fai da te non è certo una cosa semplice infatti, inoltre sono richiesti elettroutensili e altre attrezzature senza le quali sarebbe impensabile affrontare l’impresa.
A coloro che non hanno a disposizione né gli strumenti né la giusta esperienza per adoperarli correttamente, ma sono lo stesso interessati all’idea di realizzare una sauna in casa, consigliamo la soluzione meno dispendiosa e più sicura: acquistare una sauna prefabbricata e farla installare da un professionista. Andiamo quindi ad approfondire ulteriormente l’argomento, sia per quanto concerne la realizzazione fai da te sia per la soluzione prefabbricata.
La struttura e la localizzazione
Prima di cominciare è importante stabilire dove verrà realizzata la sauna, se all’interno o all’esterno dell’abitazione. La sauna esterna potrebbe porre dei problemi per quanto riguarda l’impiantistica; se per esempio si desidera convertire una vecchia rimessa o un altro locale esterno in sauna, bisogna fare in modo di allacciare quest’ultimo alla rete idrica ed elettrica. Inoltre bisogna prendere in considerazione l’eventualità di creare un ulteriore allaccio per la rete del gas, oppure per delle bombole.
Costruire una sauna in casa, invece, presenta molti meno problemi, soprattutto se si sceglie di costruirla adiacente a un bagno oppure, se lo spazio lo consente, al suo interno. In questo caso non ci sarà bisogno di eseguire lavori straordinari sull’impiantistica infatti, ma si potranno sfruttare le tubazioni esistenti collegandole alla sauna con il minimo delle modifiche.
Le dimensioni sauna dovranno ovviamente essere proporzionate allo spazio disponibile, ma in ogni caso è consigliabile mantenersi su una superficie non inferiore ai 2 x 2 metri; nulla impedisce di farla più grande, però, se le condizioni lo permettono. Se invece non c’è spazio in casa e non esistono nemmeno strutture esterne da poter adattare alla bisogna, allora si può prendere in considerazione l’idea di acquistare un kit prefabbricato per una sauna a botte da collocare in giardino.
I materiali necessari
Per quanto riguarda i materiali da adoperare, la scelta obbligata ricade sul legno per sauna; le varietà che si possono usare sono diverse, a partire dal più economico abete fino a quelle più costose, come il pino cembro e il cedro. Dal momento che sarà esposto a vapori caldi, inoltre, il legno non deve essere trattato con vernici o altre sostanze, né chimiche né naturali. Il perlinato è quello che si presta maggiormente a questo tipo di lavoro, in quanto è ben rifinito e si monta facilmente con l’ausilio di viti per legno.
La quantità di legname da acquistare dovrà essere proporzionata alle dimensioni della sauna ovviamente, e si dovrà tenere conto anche degli allestimenti interni e delle eventuali pareti di separazione. Queste ultime, così come l’intero box, dovranno essere coibentate in modo da evitare dispersioni di calore; quindi bisogna mettere in conto anche l’acquisto di una certa quantità di lana di roccia.
Le uniche superfici a non dover essere coibentate sono quelle in vetro; se il box sauna è costruito all’interno, infatti, è possibile realizzare una o più pareti, nonché la porta d’accesso, in vetro temperato invece che in legno. Il cristallo temperato ha il pregio di essere resistente e di garantire la tenuta termica, ma ovviamente bisogna montare delle apposite guarnizioni agli angoli, in modo da evitare dispersioni. In questo caso i kit prefabbricati offrono il vantaggio di includere tutti i materiali necessari, già prelavorati e solo da assemblare.
La stufa
Nel tracciare lo schema progettuale della sauna non bisogna trascurare l’impianto atto a produrre il calore necessario al suo funzionamento. Di solito viene adoperata una stufa a legna per sauna, ma si può ovviare anche con un bruciatore a gas, oppure con delle lampade a infrarossi.
Se il vostro progetto prevede la realizzazione di una sauna finlandese tradizionale, allora dovrete praticare un foro nella parete e delimitare con i mattoni lo spazio in cui andrà inserito il bruciatore, oppure la griglia dove collocare i pezzi di legna da ardere; la parte superiore dovrà essere tappata con una lastra di pietra lavica da due centimetri di spessore, che una volta rovente andrà bagnata per generare il vapore caldo.
Nella sauna finlandese, infatti, il calore raggiunge temperature elevate, dagli 80° ai 100° Celsius, mentre l’umidità si mantiene tra il 10% e il 20% e tende a salire soltanto quando si rovescia acqua sulla pietra rovente; inoltre l’ambiente della sauna richiede un tempo di preriscaldamento che varia dai 45 ai 60 minuti circa.
La sauna con le lampade a infrarossi è più semplice da realizzare invece, in quanto le lampade sono alimentate dalla rete elettrica domestica a 220V e le radiazioni infrarosse vanno a scaldare direttamente il corpo, il quale a sua volta riscalda l’ambiente circostante. Il caldo delle saune a infrarossi è completamente secco quindi, a causa della totale assenza di vapore; inoltre la temperatura prodotta non supera i 50° Celsius e viene raggiunta in poco meno di mezz’ora.
Il vantaggio della sauna con lampade a infrarossi consiste nel fatto che è più semplice da realizzare; non bisogna fare il buco nel muro per la stufa o il braciere, infatti, e non è richiesto l’allacciamento al gas o la legna da ardere, ma basta collegare le lampade alla corrente. Queste ultime, però, proprio a causa del loro principio di funzionamento sono adatte soltanto per i box sauna di dimensioni ridotte.
La biosauna
Questa particolare tipologia è una via di mezzo tra la sauna finlandese e l’hammam, ovvero il bagno turco. Come abbiamo accennato in precedenza, la sauna finlandese è caratterizzata dalla temperatura elevata, che può raggiungere i 100° Celsius, e una bassa percentuale di umidità, di solito non oltre il 20%, mentre il bagno turco non supera i 60° Celsius ma raggiunge il 100% di umidità.
Nella biosauna, invece, la temperatura si ferma tra i 50° o 60° Celsius e la percentuale di umidità si attesta tra il 60% e il 70%, mantenendo così un equilibrio che la rende più “soft” rispetto agli hammam o alle saune finlandesi.
DEJA UN COMENTARIO
0 COMENTARIOS