Rasatura muro interno o esterno: cos’è e come si fa

Ultimo aggiornamento: 26.07.24

 

Tutto quello che c’è da sapere sulla rasatura dei muri interni o esterni: in cosa consiste, come si esegue, quali strumenti occorrono e che metodi bisogna seguire.

 

Con la definizione di rasatura muro si intende indicare una particolare operazione che ha lo scopo di livellare le pareti preparandole per la successiva tinteggiatura, e ovviamente è un procedimento che può essere eseguito sia sulle pareti interne sia su quelle esterne. Ma in cosa consiste di preciso questa operazione? Quali prodotti si usano e che differenze ci sono tra la rasatura dei muri interni e quella dei muri esterni? Cerchiamo quindi di rispondere a queste domande nel modo più chiaro ed esauriente possibile.

 

Cos’è e a cosa serve

La rasatura non è altro che la finitura della superficie di una parete, quindi rappresenta la fase finale di un processo di preparazione che è fondamentale prima di procedere alla successiva tinteggiatura. In altre parole serve a completare l’intonaco e a renderlo uniforme e liscio al tatto, privo di imperfezioni e ben livellato; a seconda dello stato delle pareti, inoltre, la rasatura non sempre viene praticata sull’intera superficie ma può essere limitata soltanto a determinate zone che possono risultare più o meno rovinate rispetto al resto della parete.

Attenzione perché non va assolutamente confusa con la stuccatura, la differenza tra stucco e rasante è che lo stucco per muro viene applicato soltanto dove sono presenti buchi, crepe o altre imperfezioni, con lo scopo di rettificarle e pareggiare le superfici; il rasante per muri, invece, viene applicato su tutta la superficie della parete dopo la stuccatura.

 

Le varie fasi dell’operazione

Prima di eseguire la rasatura delle pareti bisogna controllare con attenzione che l’intonaco non presenti bolle d’aria, crepe o piccoli buchi, cosa che in realtà accade puntualmente nella maggior parte dei casi. Queste imperfezioni devono essere rettificate; nel caso delle pareti vergini, quindi, per prima cosa bisogna stuccare il muro; come accennato nel paragrafo precedente, cioè, bisogna assicurarsi che tutti i i buchi e le altre eventuali imperfezioni presenti, siano riempite con lo stucco oppure con una pasta specifica per pareti.

Una volta terminata questa fase bisogna lasciar passare almeno sei o otto ore, per far asciugare bene lo stucco, dopodiché bisogna carteggiare le zone dove è stato applicato da portarle a livello con lo strato di intonaco.

La differenza tra intonaco e rasatura, quindi, sta nel fatto che il primo è un rivestimento preliminare che si applica alla parete in più strati per proteggere la muratura; la rasatura, invece, è l’applicazione di uno strato di finitura a completamento dell’intonaco, con lo scopo di livellare alla perfezione la superficie della parete e costituire un “fondo” dove la pittura può attecchire più facilmente. In determinati casi l’intonaco può assumere anche una funzione estetica; per esempio come nel caso delle pareti “imbiancate a calce”, sulle quali l’ultimo strato di intonaco che viene applicato è appunto un rasante da finitura.

Per rasare pareti già pitturate, invece, prima di rettificare le imperfezioni con lo stucco bisogna innanzitutto rimuovere la pittura vecchia, per evitare che col passare del tempo gli strati inferiori possano frammentarsi e staccarsi dalla parete. La rimozione può essere eseguita in vari modi; per esempio è possibile bagnare la pittura con una miscela di acqua e soda caustica e aspettare fino a quando non cominciano a formarsi le prime bolle e la pittura comincia a staccarsi dalla parete, rendendo così più facile toglierla con l’ausilio di una spatola d’acciaio.

Un metodo più veloce, invece, consiste nell’uso di elettroutensili come le levigatrici a nastro; se la pittura deve essere rimossa anche dai soffitti invece, allora il modo più veloce ed efficace consiste nell’adoperare direttamente una levigatrice per muro. Dopo aver completato le fasi di stuccatura e levigatura, quindi, si può passare alla rasatura delle pareti applicando gli appositi prodotti; successivamente poi, prima di applicare la pittura, a seconda dei casi potrebbe essere necessario stendere una o due mani di primer, oppure di aggrappante.

 

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Difetto
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I prodotti per la rasatura

Come accennato in precedenza, la rasatura vera e propria non è altro che la fase finale di un processo che inizia con l’applicazione dell’intonaco e la successiva levigatura e livellamento delle pareti, per poi terminare con l’applicazione del rasante. Con il termine rasante si indicano due diversi materiali, che rientrano in ogni caso nella categoria degli intonaci ma che sono caratterizzati da una consistenza molto più fine; i materiali sono due: il grassello di calce e gli intonaci rasanti.

Il primo è costituito da idrossido di calce e acqua, una miscela solitamente usata come legante nella preparazione di malte ma che viene adoperata anche come strato di finitura dell’intonaco. Gli intonaci rasanti, invece, sono premiscelati e si differenziano in base alla destinazione d’uso che può essere interna o esterna.

Per quanto riguarda l’uso in interni, per esempio, uno dei prodotti più diffusi è il Rasocote 5 Plus Activ’Air prodotto dal brand Gyproc, che a sua volta appartiene al noto gruppo industriale Saint-Gobain, leader nella produzione di materiali per l’edilizia. Oltre agli intonaci, inoltre, esistono anche gli stucchi rasanti; questi sono disponibili sia in polvere da miscelare con acqua prima dell’uso, sia in pasta da applicare direttamente. Gli stucchi rasanti sono adatti soprattutto per la finitura delle pareti in cartongesso.

La rasatura in esterni

Per ovvie ragioni la rasatura in esterni viene eseguita con prodotti diversi rispetto a quella che si fa sulle pareti interne; queste ultime, infatti, non sono esposte alle intemperie né agli agenti atmosferici, ragion per cui possono essere trattate con gli intonaci a base di gesso, solitamente meno resistenti all’acqua.

Il discorso cambia del tutto per le pareti esterne invece; per queste c’è bisogno di usare dei prodotti che permettano di ottenere un muro a prova d’acqua e una maggiore resistenza allo sfaldamento. Per le rasature in esterni, quindi, si usano prevalentemente intonaci rasanti a base di calce, o addirittura a base di cemento, in modo da garantire una maggiore resistenza e durata.

 

 

 

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