Tutto quello che c’è da sapere sui pavimenti in parquet, a partire dai materiali e dalle diverse metodologie di installazione fino ai costi al metro quadrato.
Il parquet è un tipo di pavimentazione costituito da blocchi di legno detti listoni, il cui spessore può variare a seconda della tipologia. Il suo utilizzo è sempre più diffuso in Italia perché, grazie alle numerose tipologie in commercio, spesso i prezzi sono analoghi o solo di poco superiori rispetto a quelli delle pavimentazioni in mattonelle.
Tipi parquet
I diversi parquet attualmente disponibili in commercio si differenziano innanzitutto per il tipo di materiale di cui sono fatti.
Il parquet più pregiato è costituito da listoni di legno massello il cui spessore può variare dai 10 ai 22 millimetri, poi ci sono i parquet multistrato prefiniti e i parquet laminati, entrambi costituiti da uno strato di legno non pregiato al quale viene applicata un’impiallacciatura che può essere di legno nobile oppure di materiale plastico e carta stampata che riproduce diversi tipi di effetto legno a seconda del colore e delle venature.
Il costo di acquisto e posa parquet, quindi, cambia soprattutto in funzione della sua tipologia, ma anche il grado di difficoltà della posa in opera può incidere sul prezzo visto che esistono diversi schemi e metodologie.
I costi
Il prezzo del parquet laminato a effetto legno può oscillare dai 30 ai 50 euro al metro quadrato; come accennato in precedenza questo tipo di parquet è composto da tre strati: uno di fibra di legno impastata con sostanze collanti a base di resina e acqua, uno strato stabilizzante e uno strato superficiale costituito da una carta ad alta definizione sulla quale è stampata la riproduzione della varietà di legno desiderata.
Il parquet laminato prefinito, invece, costa dai 35 ai 65 euro al metro quadrato ed è costituito da listoni di legno non pregiato a cui vengono applicati sottili strati di legno nobile; l’impiallacciatura viene poi verniciata prima della posatura parquet, in modo da esaltare ulteriormente le caratteristiche estetiche del legno. Il laminato prefinito è uno dei parquet più diffusi, sia per la facilità di installazione sia perché può durare fino a 25 anni prima di richiedere un intervento di conservazione.
Il più costoso di tutti è il parquet in legno massello; per il solo acquisto, infatti, si possono spendere dai 50 ai 150 euro al metro quadrato a seconda dell’essenza di legno scelta.
Tipologie e costi di posa in opera
Esistono tre diversi metodi di posa in opera parquet: a incollaggio, flottante e chiodato.
La posa a incollaggio, come lascia intuire il nome, richiede l’uso di adesivi specifici per la tipologia di parquet scelto e ha un costo medio di circa 20 euro al metro quadrato.
La posa flottante viene chiamata in questo modo perché i listoni non vengono incollati, ma semplicemente appoggiati su uno strato isolante posto tra questi e la superficie sottostante; per lo strato isolante viene adoperato il sughero, di solito, mentre i listoni vengono appoggiati e incastrati secondo lo schema desiderato. La posa flottante viene quindi eseguita senza l’uso di collanti, il che rende più semplice la successiva rimozione dei listoni in caso di manutenzione o riparazione; proprio per questa ragione è il metodo di più economico, con un costo medio di circa 15 euro al metro quadrato.
La posa chiodata, invece, ha un costo che varia dai 30 ai 50 euro al metro quadrato, a seconda della complessità dello schema con cui vengono disposti i listoni, e questi ultimi vengono fissati alla superficie di supporto mediante chiodi.
Schemi posa parquet
Lo schema non è altro che il modo in cui vengono disposti i listoni dai posatori parquet, e ne esistono diverse tipologie.
Uno degli schemi più ricorrenti è quello in cui i listoni sono affiancati tra loro parallelamente ma sfalsati in modo regolare o irregolare a seconda del caso; le diverse variazioni di questo schema sono chiamate posa a correre, a cassero o a tolda. Nella posa a correre i listoni sono paralleli e sfalsati in modo regolare; in quelli a cassero e a tolda di nave, invece, sono sfalsati in modo irregolare. Le definizioni di questi ultimi due schemi sono mutuate dal lessico nautico, in quanto le pavimentazioni del cassero e della tolda delle antiche navi erano realizzate appunto con assi di legno disposte secondo uno schema parallelo sfalsato in modo irregolare.
Ulteriori schemi altrettanto diffusi sono quelli a spina di pesce, che possono essere a loro volta di tre tipologie distinte: a spina italiana, a spina francese e a spina ungherese.
Lo schema a spina italiana, detto anche spina tradizionale o classica, è il più facile da realizzare; i listoni, infatti, sono disposti incastrando le loro teste alle estremità con un angolo di 90°, in modo da riprodurre appunto un disegno a spina di pesce.
Gli schemi a spina ungherese e francese, invece, sono più eleganti ma più difficili da realizzare perché le teste dei listoni devono essere tagliate prima di essere incastrate insieme, in modo da avere un angolo di unione di 45° e creare così una linea continua invece che a zig zag, come risulta invece nello schema a spina italiana.
Lo schema a spina ungherese è analogo a quello francese con la differenza, però, che l’angolo di unione tra i listoni è di 30°, quindi è più ampio e l’inclinazione risulta più morbida.
Ulteriori schemi e decorazioni
Quelli descritti in precedenza sono gli schemi di posa in opera più diffusi ma ne esistono molti altri ancora; alcuni sono estremamente semplici da realizzare, come gli schemi paralleli e le relative varianti, mentre altri risultano estremamente complessi e soltanto gli artigiani più esperti sono in grado di eseguirli.
È quasi superfluo sottolineare che il grado di complessità dello schema va a incidere sul prezzo della posa in opera, la quale richiede misurazioni più accurate e un costante uso della livella a bolla per garantire un risultato perfetto; di conseguenza più sofisticata è la decorazione e maggiore è il costo del lavoro.
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