La levigatrice orbitale è diversa dai normali modelli a nastro e da quelli dotati di platorello rotondo, anche per quanto riguarda il tipo di applicazioni.
La principale differenza che passa tra le levigatrici orbitali, quelle a nastro e quelle con platorello rotondo, risiede sia nel tipo di movimento applicato alla carta o al disco abrasivo sia nella gestione della velocità di lavoro.
Nelle normali levigatrici a nastro, per esempio, la carta abrasiva viene montata su due rulli e fatta scorrere velocemente in un senso, mentre molte delle levigatrici con base rotonda sono caratterizzate da un movimento rotatorio del platorello. La forma di quest’ultimo, però, non è determinante per la tipologia di movimento; le levigatrici orbitali, infatti, possono avere sia il platorello rotondo sia rettangolare, a seconda del modello e della sua destinazione d’uso specifica.
La caratteristica principale della levigatrice orbitale, quindi, a cui si deve anche la sua caratteristica definizione, è quella di possedere un movimento rotativo che è appunto di tipo orbitale; il punto centrale di rotazione del platorello, cioè, non è fisso ma oscillante.
Ovviamente non è possibile stabilire quale sia la migliore levigatrice soltanto in base al tipo di movimento che la distingue; quest’ultimo, però, diventa determinante per il tipo di applicazione d’uso di questo elettroutensile.
Le levigatrici a nastro e quelle con il platorello circolare rotante, per esempio, sono ideali soprattutto per i lavori di sgrossatura su materiali di diverso tipo; le orbitali invece, a parte il tipo di movimento, sono caratterizzate anche dalla possibilità di poter regolare la velocità di rotazione in maniera più precisa. Le loro caratteristiche, di conseguenza, le rendono più adatte per i lavori di finitura e per applicazioni di tipo specifico, che adesso andremo a esaminare più nel dettaglio.
Dalle finiture opache a quelle lucide
Come accennato in precedenza, la levigatrice orbitale è impiegata soprattutto per il trattamento delle superfici più fini. Dopo aver sgrossato le asperità più consistenti con gli abrasivi a grana grossa, passati sulle superfici con il movimento uniforme delle normali levigatrici, infatti, l’azione oscillante della levigatrice orbitale con dischi e carte abrasive a grana fine, permette di apportare il tocco finale nel processo di smerigliatura delle superfici dei materiali più “delicati”, come le materie plastiche per esempio, e soprattutto del legno.
Regolando adeguatamente la velocità dell’elettroutensile, ma soprattutto dosando la forza applicata allo stesso, è possibile non soltanto rendere la superficie del materiale liscia e uniforme al tatto, ma anche di scegliere il grado di compattezza della stessa.
Quando si deve trattare una superficie in legno crudo con la levigatrice orbitale, tanto per fare un esempio pratico, si può tranquillamente scegliere di ottenere una finitura opaca, satinata o lucida a seconda del tipo di grana usata per l’abrasivo e della forza applicata all’attrezzo.
Quest’ultima gioca inoltre un ruolo fondamentale per questo tipo di applicazione, la pressione esercitata con la levigatrice orbitale infatti, a differenza delle normali levigatrici per sgrossatura, non deve essere mai troppo intensa per evitare la formazione di irregolarità.
Lo stesso discorso vale anche quando si lavora su materiali come la plastica e il metallo, in quanto le eventuali rigature, o alterazioni di linea, sarebbero molto più difficili da correggere senza andare ad alterare in maniera sostanziale la continuità della superficie.
Il movimento di oscillazione orbitale, infatti, è progettato apposta per scongiurare questo tipo di rischi; ciò non toglie, però, che se si esagera con la pressione applicata l’eventualità di rovinare l’area sulla quale si sta lavorando diventa meno remota.
I trattamenti speciali per l’applicazione di sostanze chimiche
Una delle applicazioni specifiche della levigatrice orbitale, usando appositi dischi in feltro o in lana, è quella del trattamento delle superfici con sostanze chimiche specifiche, come per esempio il mordente, le cere, i prodotti impermeabilizzanti e quelli lucidanti; in questi casi il movimento orbitale viene sfruttato per la sua azione “massaggiare” sulla superficie da trattare.
Per quanto riguarda le superfici metalliche, questo significa che la distribuzione del prodotto avviene in maniera uniforme, il che è molto importante visto che lo scopo è quello di creare un sottile strato di protezione sulla lamiera; nel caso dei materiali porosi invece, come il legno, il movimento orbitale permette alla sostanza di penetrare in maniera più efficace e più a fondo, aumentando la resa del trattamento in termini di durabilità.
La lucidatura delle superfici metalliche
A parte le applicazioni descritte in precedenza, la levigatrice orbitale è usata soprattutto per lucidare le superfici. Questo particolare utilizzo, inoltre, è inscindibile dai passaggi descritti in precedenza; in parole povere quindi, se la levigatura e i trattamenti per l’applicazione di sostanze chimiche possono essere eseguiti in maniera indipendente e finalizzati a sé stessi, la lucidatura di una superficie non si può assolutamente eseguire senza passare prima da una fase di levigatura e da una successiva applicazione della sostanza specifica che darà ulteriore risalto alla lucidatura.
Anche in questo caso la dinamica di impiego della levigatrice orbitale varia, seppur di poco, a seconda del tipo di superficie sulla quale si lavora. Non sempre il legno e la plastica necessitano della levigatrice per acquisire una finitura lucida, infatti, vista la possibilità di ottenere la stessa in modo più semplice e veloce, mediante l’applicazione di lacche o di vernici speciali appositamente studiate per questo scopo.
Il discorso cambia, invece, quando si tratta della lucidatura dei metalli, e qui bisogna fare anche una differenza tra i vari tipi di superfici da lucidare. Nel trattamento di superfici ampie come le carrozzerie degli autoveicoli, per esempio, oppure delle fusoliere degli aerei di linea, la levigatrice orbitale diventa uno strumento fondamentale e insostituibile, in quanto è utilizzata sia nella fase di applicazione della cera, o delle sostanze lucidanti specifiche a seconda del caso, sia per il passaggio finale di lucidatura.
L’importanza dell’utilizzo di questo elettroutensile, in queste circostanze, è dovuto in parte alla motivazione estetica, ma soprattutto a quella funzionale; la sostanza applicata alla lamiera infatti, come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, non solo ha lo scopo di renderla lucida, ma soprattutto quello di creare uno strato isolante in grado di proteggere il metallo e l’eventuale strato di vernice colorata applicato sullo stesso, permettendo all’acqua e alle particelle di polvere di scivolare via senza danno.
DEJA UN COMENTARIO
2 COMENTARIOS
May 15, 2020 at 11:16 am
Grazie per il bel servizio, però ho una domanda. Se volessi rinnovare la finitura di una lama di un coltello opaca o a specchio, la levigatrice orbitale può essere valida? Grazie comunque.
Répondre
May 17, 2020 at 5:08 pm
Salve Giulio,
è assolutamente sconsigliato usare la levigatrice orbitale sugli oggetti da taglio. Per lucidare, molare ed eseguire lavorazioni su coltelli e lame, bisogna usare una macchina stazionaria e impugnare saldamente il pezzo da lavorare accostandolo alla stessa. Quindi serve una smerigliatrice o da banco, come la Bosch A300 per esempio, alla quale vanno applicati i dischi di feltro specifici per la lucidatura, come questi della ditta Silverline.
Saluti
Team EU
Répondre