Come rinnovare e mantenere il legno in buono stato

Ultimo aggiornamento: 27.07.24

 

Tutto quello che c’è da sapere su metodi e prodotti usati per riportare a nuova vita il legno, rovinato dall’incuria e dalle intemperie. 

 

Il legno è uno dei materiali più belli ed è stato sempre impiegato dall’uomo per realizzare una vasta gamma di oggetti, dai comuni utensili e oggetti d’uso quotidiano fino ai mobili e alle opere d’arte; è largamente usato anche nelle costruzioni, sia per le strutture portanti sia per gli infissi, per le porte e per le pannellature di rivestimento delle pareti.

Per mantenersi in buono stato con il trascorrere del tempo, però, il legno ha bisogno di cure e di essere periodicamente sottoposto a dei trattamenti speciali, in modo da rimuovere i segni di usura, come le screpolature e i graffi, in modo da mantenere la loro bellezza.

I metodi e i prodotti da utilizzare per questo scopo, però, sono diversi e variano a seconda del tipo di intervento da eseguire, quindi vediamo di affrontare l’argomento in maniera breve ma esauriente, per capire come comportarci in base alle esigenze specifiche del caso.

 

Il legno degli interni e quello degli esterni

La superficie del legno può subire un tasso di deterioramento e usura più o meno veloce a seconda se si trova esposta o meno all’aria aperta e alle intemperie. La parte degli infissi e delle porte che affaccia direttamente sull’esterno, per esempio, i mobili da giardino, gli steccati, le recinzioni e i gazebo, sono tutti maggiormente soggetti alle variazioni termiche della temperatura, all’azione di pioggia, vento e luce solare, nonché ad altri fattori apparentemente inconsistenti, come l’accumularsi della polvere o il contatto con insetti e uccelli, che però alla lunga lasciano graffi e altri segni che permettono all’acqua e all’umidità di farsi ulteriormente strada all’interno del legno e farlo marcire. 

Il legno che si trova all’esterno dell’abitazione, quindi, va sottoposto a una manutenzione regolare per mantenerlo in buono stato e farlo durare il più a lungo possibile; la frequenza di questa manutenzione dipende soprattutto dalle condizioni climatiche tipiche del luogo in cui si vive, in ogni caso la cadenza deve essere come minimo annuale, in casi particolari è consigliabile addirittura eseguire gli interventi con una cadenza semestrale.

Il legno che si trova all’interno dell’abitazione invece, quindi la parte protetta degli infissi, i mobili, le porte delle stanze e gli eventuali elementi portanti, come travi, travetti e pilastri, sono meno soggetti agli sbalzi termici e non sono esposti in maniera diretta alla luce del sole e all’acqua, quindi tendono a conservarsi più a lungo; in questo caso, però, non bisogna sottovalutare altri fattori potenzialmente rischiosi per la salute del legno, a cominciare dall’umidità e dai tarli.

Anche se con meno frequenza, quindi, il legno che si trova all’interno richiede comunque una cura regolare. Gli interventi di manutenzione vera e propria, in questi casi, possono essere eseguiti anche a intervalli di due o tre anni, a patto che mobili, porte e altre superfici in legno siano regolarmente pulite e trattate con prodotti specifici come cere e balsami, almeno una volta ogni mese o due.

 

I prodotti per la cura il legno

Per quanto riguarda i prodotti da usare per la cura del legno, anche in questo caso c’è un’ampia varietà di scelta a seconda del tipo di intervento da eseguire, che può andare dalla semplice pulizia fino al restauro o alla disinfestazione dai tarli.

Le cere e i balsami sono adatte soprattutto alla cura periodica del legno di mobili, porte, infissi e altri elementi che si trovano all’interno dell’abitazione, e hanno lo scopo di proteggere, lucidare e ravvivare le superfici. 

La cera, sotto forma di specifici bastoncini, è utilizzata anche per gli interventi di “ritocco”, ovvero per rimuovere occasionali graffi leggeri che possono prodursi quando si urtano i mobili con l’aspirapolvere per esempio, o quando si spostano oggetti sulle superfici dei tavoli; per effettuare riparazioni più consistenti, invece, è necessario usare lo stucco specifico per legno.

 

Il procedimento standard per il restauro del legno rovinato

Per il legno esposto alle intemperie, invece, al posto della cera si usano prodotti come l’impregnante, l’olio o i pulitori specifici; in questo caso, come anche per il restauro di mobili antichi, bisogna prima procedere alla rimozione completa dei vecchi strati di vernice e alla levigatura delle superfici con carta abrasiva o con un elettroutensile come la smerigliatrice o la levigatrice.

Non è affatto un caso che la levigatrice più venduta sia proprio quella destinata alla lavorazione del legno, questo elettroutensile è infatti fondamentale per restaurare e rinnovare le superfici del legno rovinate dal tempo e dalle intemperie, e quindi è uno dei prodotti hobbistici più richiesti sul mercato.

Sia le smerigliatrici sia le levigatrici, infatti, permettono di rimuovere in maniera estremamente rapida ed efficiente tutti i residui dei trattamenti precedenti subiti dal legno, insieme ai graffi e ad altri eventuali danni superficiali. La rimozione della vecchia vernice è importante, in quanto i residui rimasti impedirebbero alle nuove vernici di penetrare nel legno in maniera uniforme.

Dopo aver usato la levigatrice, quindi, bisognerà eseguire dei “lavaggi” con acqua ragia o diluente e, nel caso siano presenti tracce di muffa, usare apposite sostanze per la pulizia del legno. Una volta fatto ciò si potranno applicare le nuove vernici, scegliendole a seconda se il legno andrà all’esterno o all’interno dell’abitazione; quindi impregnante, olio, cera o balsamo a seconda del caso.

Trattamenti dedicati

In caso di presenza di tarli bisogna sottoporre il legno a un trattamento con una specifica sostanza da iniettare all’interno dei fori, se gli insetti hanno già attaccato il legno, oppure da spennellare sulle superfici nel caso in cui si voglia prevenire il rischio che queste vengano attaccate. L’uso di queste sostanze è un trattamento dedicato che è necessario solo in determinate circostanze ovviamente.

Lo stesso discorso, seppur per ragioni diverse, si applica alla cura e alla manutenzione dei parquet di legno, che richiede una serie di prodotti dedicati apposta allo scopo, anche in base al tipo di legno usato per il parquet.

 

 

 

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