A cosa serve e come usare la sega a nastro

Ultimo aggiornamento: 26.07.24

 

Parliamo di una delle macchine utensili più diffuse. Cerchiamo di capire in maniera più approfondita a cosa serve, come viene usata e per quali applicazioni.

 

La sega a nastro è una macchina stazionaria le cui dimensioni possono variare a seconda del modello e della destinazione d’uso, ed è uno degli elettroutensili più diffusi in quanto usato per diverse applicazioni. Prima di acquistare una buona sega a nastro, quindi, è opportuno documentarsi il più possibile, non soltanto per una mera questione economica ma soprattutto per assicurarsi di scegliere il modello adatto a soddisfare le proprie esigenze.

 

Dal fai da te all’uso professionale

La sega a nastro viene usata per il taglio di materiali di diverso tipo: legno, metallo, materie plastiche, materiali come carbonio e grafite, vetro, cristallo, pietra, laterizi e perfino pellami, ossa e carni.

I suoi campi di applicazione, di conseguenza, sono molteplici e variegati; la sega a nastro è infatti presente non soltanto nelle segherie e nei laboratori di falegnameria e carpenteria, ma anche nelle officine meccaniche, nelle concerie, nelle industrie di lavorazione e trasformazione delle materie prime e perfino nelle macellerie.

La sua finalità primaria, infatti, non è tanto il taglio di un determinato tipo di materiale, visto che sotto questo aspetto, come abbiamo specificato in precedenza, offre una elevata versatilità d’impiego, bensì quello di poter lavorare su pezzi di elevato spessore e lunghezza. A differenza degli altri modelli di sega infatti, i quali hanno una portata limitata per quanto riguarda spessore e lunghezza di taglio, la sega a nastro non soffre di questo tipo di limitazioni.

Nelle officine di falegnameria e carpenteria, nonché per l’uso professionale in generale, sono utilizzate seghe a nastro di grandi dimensioni allo scopo di permettere la lavorazione di pezzi altrettanto grandi. Resta ovvio, però, che l’importanza delle dimensioni nel determinare l’applicazione della sega a nastro è valida fino a un certo punto; per ragioni di comodità, infatti, spesso e volentieri nelle officine sono presenti sia una sega a nastro di grosse dimensioni sia un modello compatto da banco, in modo da semplificare e sveltire il lavoro a seconda dei pezzi da tagliare. 

Le seghe a nastro di dimensioni compatte invece, quindi tutti i modelli da banco e anche quelli micro, a parte le applicazioni specifiche in determinati ambiti professionali, sono largamente impiegate a livello hobbistico, sia artigianale sia amatoriale.

Questo rapido excursus sulle applicazioni della sega a nastro, quindi, ha un valore puramente indicativo e serve a stabilire in linea di massima le possibilità d’uso; nulla toglie che sia possibile adattare un utensile di questo tipo per un determinato impiego a prescindere dalle sue dimensioni, soprattutto tenendo conto che il grado di versatilità offerto da questa macchina stazionaria è subordinato in gran parte al tipo di lama che essa monta.

 

Com’è fatta e come si usa la sega a nastro

La sega a nastro è costituita da una struttura a castello che sorregge due volani. Nella parte inferiore, che funge anche da basamento per la macchina, si trova il motore al quale è collegato uno dei volani. La parte superiore contiene l’altro volano e il sistema che permette di regolarne l’altezza, in modo da dare agio di sostituire la lama e di metterla in tensione.

La parte inferiore e quella superiore sono collegate tra loro da una colonna laterale, dove è presente una guida di scorrimento per la lama; quest’ultima, quindi, da un lato scorre in una struttura chiusa e dall’altro in un vano esposto, dove è in parte coperta da un carter telescopico che può essere regolato in altezza e che termina con dei guida-lama che hanno la funzione di mantenere la lama dritta durante lo scorrimento, in modo da evitare sbandamenti laterali. Altri sono collocati al di sopra e al di sotto della zona di taglio, per impedire che la lama scarrucoli e scivoli via dai volani durante il taglio.

Una volta montata e opportunamente tensionata la lama, quindi, la sega a nastro è pronta a lavorare. Per usarla basta regolare l’altezza del carter in base alla dimensione del pezzo da tagliare, registrare i guida-lama che servono a mantenere il nastro dritto e poi impostare le guide laterali sul piano di lavoro, sempre a seconda del pezzo da lavorare.

 

Le lame a nastro e relative caratteristiche

Un’altra componente essenziale della sega a nastro è la sua lama, perché, come detto in precedenza, questa è determinante per il tipo di materiale che la sega è in grado di tagliare. La lama è fatta appunto a forma di nastro, ed è saldata insieme alle estremità in modo da formare un cerchio chiuso; la circonferenza di questo cerchio è variabile, ma sempre entro gli standard delle diverse seghe e delle loro dimensioni.

Di solito sono realizzate in acciaio, ma a seconda della lega utilizzata sono più o meno adatte a tagliare determinati tipi di materiale rispetto ad altri. Le lame a nastro per il legno, tanto per fare un esempio, lavorano a elevate velocità quindi sono particolarmente soggette a vibrazioni che potrebbero causare deformazioni e rotture, di conseguenza sono realizzate con leghe di acciaio armonico, che hanno il pregio di possedere una elevata elasticità. Quelle impiegate per il taglio del metallo, invece, sono caratterizzate da una maggiore durezza e resistenza all’usura.

Un altro elemento determinante, per una lama a nastro, è il numero e il profilo dei denti. Il relativo parametro usato per identificare a vista il tipo di dentatura, infatti, è un numero seguito dall’acronimo TPI che sta a indicare la frase inglese Teeth Per Inch, che significa appunto denti per pollice.

Minore è il numero di denti per pollice e maggiore è la spaziatura tra di loro; le lame a nastro con un basso numero di TPI sono solitamente usate per il legno e per altri materiali altrettanto “teneri”, per il taglio dei materiali più duri invece, come il metallo, vengono impiegate lame con un elevato numero di denti per pollice.

 

 

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2 COMENTARIOS

Sergio

August 26, 2021 at 12:22 pm

Qualifica x uso sega nstr orbitante?
Grazie

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Flavio EU

August 28, 2021 at 3:57 pm

Salve Sergio,

la sega a nastro orbitante non esiste; per quanto riguarda la qualifica, invece, non ci è chiaro il concetto. Intendi forse sapere se è necessario possedere qualche certificazione per poter adoperare gli elettroutensili da taglio? In questo caso la risposta è no; frequentare un corso professionale di falegnameria sarebbe sicuramente l’ideale, ma gli elettroutensili hobbistici sono tali proprio perché possono essere tranquillamente adoperati da chiunque, anche se con la dovuta attenzione.

Saluti

Team EU

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