Le 8 migliori pinze del 2024

Ultimo aggiornamento: 26.07.24

 

Pinze – Opinioni, Analisi e Guida all’acquisto

 

Quanti tipi di pinze esistono? La risposta semplice e immediata è: tante. Quella più approfondita ed esplicativa, invece, la troverete più avanti proseguendo nella lettura. Se siete interessati ad acquistare un paio di pinze, quindi, meglio dare un’occhiata alla nostra guida all’acquisto. Nella classifica, invece, ne troverete otto diversi tipi, ognuno dei quali è il più richiesto nella sua categoria specifica. Ai primi posti si collocano due modelli specifici per elettricisti: la Meterk Mk05, una pinza amperometrica apprezzata soprattutto dalla fascia di utenza hobbistica, e la Preciva HSC8 6-4A, una crimpatrice per il montaggio dei connettori sui cavi elettrici.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori pinze – Classifica 2024

 

A seguire potrete trovare ben otto diversi tipi di pinze, ognuno dei quali rappresenta il modello più richiesto nella sua categoria specifica. Ai primi posti si trovano soprattutto quelle da elettricista ma ce ne sono anche per idraulici e per uso medico.

 

Pinza amperometrica

 

1. Meterk Mk05 6000 pinza amperometrica True RMS

 

Al primo posto tra i modelli più venduti online troviamo la pinza amperometrica Meterk Mk05, ovvero un multimetro con una pinza inserita all’estremità anteriore grazie alla quale è possibile rilevare la tensione elettrica all’interno dei cavi senza contatto, quindi senza essere costretti a spellarli o tagliarli.

Lo Mk05 è dotato di un ampio display a quattro cifre ed è in grado di misurare la tensione sia continua sia alternata, inoltre misura la corrente CA, la frequenza, la resistenza e di eseguire i test di continuità; integra anche un allarme sonoro e visivo, la funzione di indicazione di bassa tensione e la protezione dal sovraccarico, quindi se la tensione risulta fuori portata sul display appare la scritta OL che sta per overload. La confezione include la custodia, le batterie e i cavi con i puntali; l’unica pecca è che si tratta di un modello economico, quindi adatto solo per uso hobbistico.

 

Pro

Sicurezza: Grazie alla pinza amperometrica all’estremità anteriore, è possibile rilevare la tensione dai cavi senza doverli toccare fisicamente; la sicurezza, inoltre, è ulteriormente incrementata dalla protezione contro il sovraccarico.

Ben accessoriata: La confezione include la pinza amperometrica, la custodia morbida, le batterie dimostrative e due coppie di cavetti con i relativi puntali, in modo da poterla adoperare anche come multimetro standard.

Funzionale: L’ampio display è facile da leggere e permette di visualizzare le diverse letture: il voltaggio AC/DC, la corrente AC, il diodo, la capacità, la resistenza, la continuità, la frequenza e la temperatura.

 

Contro

Precisione: Stando ai pareri dei professionisti lascia un po’ a desiderare, l’approssimazione delle letture lo rende adatto soltanto per l’uso hobbistico e amatoriale.

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Pinza crimpatrice

 

2. Preciva HSC8 6-4A CP621200 pinza crimpatrice capicorda

 

La Preciva HSC8 6-4A è una pinza crimpatrice, serve cioè a fissare i connettori all’estremità dei cavi elettrici mediante schiacciamento; si tratta quindi di uno strumento fondamentale per gli elettricisti. Nonostante si tratti di un modello economico, è progettata per fissare i terminali isolati dei capicorda sui cavi con sezioni da 0,25 fino a 10 mm², proprio come nelle pinze crimpatrici professionali. Le leve dell’impugnatura sono rivestite in gomma isolante, in modo da incrementare la grip, il comfort e anche la sicurezza d’uso.

Nonostante le ottime caratteristiche offerte, però, rimane pur sempre un modello a prezzi bassi e quindi non ha la stessa qualità strutturale di una crimpatrice per uso professionale; la dotazione di accessori include una scatola con un assortimento di 1.200 terminali, anche questi di qualità mediocre, ma per uso hobbistico e amatoriale va più che bene.

 

Pro

Replica della professionale: Anche se non è la migliore pinza crimpatrice in commercio, è comunque una buona replica di un famoso modello di fascia alta, di conseguenza è adoperata anche da alcuni elettricisti di professione.

Accessori: La confezione include una scatola con un assortimento completo di terminali: otto diverse misure, per cavi con sezione da 0,25 fino a 10 mm². I pezzi sono 1.200 e sono di qualità hobbistica.

Facile da usare: L’impugnatura è confortevole e rivestita di gomma isolante, il che la rende anche sicura da usare e permette di applicare una elevata pressione di schiacciamento con il minimo sforzo.

 

Contro

Qualità: Si tratta di una crimpatrice economica, è una replica fedele di un modello professionale ma i materiali sono di qualità inferiore, con tutto quel che ne consegue.

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Pinza per legna

 

3. Amagabeli Garden Home Log Grabber pinza per caminetto

 

Se volete sapere dove acquistare una pinza per legna da usare per spostare e collocare i tronchi nel caminetto, oppure nella stufa a legna, allora vi suggeriamo di dare un’occhiata al nuovo Log Grabber prodotto dalla ditta Amagabeli Garden Home.

Si tratta infatti di una pinza telescopica realizzata interamente in solido acciaio, resistente alle alte temperature e verniciato a polvere in modo da resistere anche alla corrosione; la proposta di Amagabeli arriva a un’estensione massima di 66 centimetri, mentre quando è aperta è lunga poco meno di 14 centimetri, il che le permette di occupare il minimo ingombro quando non viene usata.

Strutturalmente è robusta e ben fatta, e permette di inserire i pezzi di legno nel camino e sistemarli al meglio senza correre il rischio di scottarsi le mani. L’ampiezza delle ganasce, inoltre, è tale da assicurare una buona presa anche sui tronchetti dal diametro ridotto.

 

Pro

Resistente: A parte il materiale di fabbricazione, che è acciaio di buona qualità, la pinza Amagabeli è anche verniciata a polvere in modo da incrementare la resistenza all’ossidazione e, di conseguenza, la sua durabilità.

Comoda: Grazie a un’estensione di ben 66 centimetri, permette di spostare la legna nel camino e di aggiungere ulteriori pezzi tenendo le mani a debita distanza dalla fiamma, riducendo drasticamente il rischio di scottarsi.

Presa: Le ganasce sono fatte in modo da garantire una presa sicura anche quando si stringono pezzi di legno di piccole dimensioni, oppure tronchi dal diametro ridotto.

 

Contro

Impugnatura: A causa dello spessore abbastanza sottile, l’impugnatura risulta alquanto scomoda da maneggiare; inoltre ha bisogno di essere oliata con del lubrificante WD-40.

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Pinza fustellatrice

 

4. S&R pinza fustellatrice perforatrice cuoio e cinture 

 

La pinza fustellatrice prodotta dalla ditta tedesca S&R è il modello più economico tra tutti quelli che abbiamo sottoposto a comparazione nella nostra classifica; si tratta di un classico modello per artigiani che lavorano il cuoio, ma è adatta anche per uso domestico.

La testina rotante porta sei punte con diversi diametri: a partire da 2 fino a 5 millimetri, e permette di eseguire fori nel cuoio e in altri materiali; è interamente realizzata in acciaio nichelato di alta qualità, temprato a olio, e le leve dell’impugnatura sono sagomate ergonomicamente e rivestite in plastica, in modo da offrire una presa più salda e un maggiore comfort d’uso.

A dispetto del suo costo economico, i materiali e l’assemblaggio sono ottimi, e questa pinza può andare bene anche per uso professionale, ma sempre nell’ambito dei piccoli laboratori di artigianato. L’unica pecca è che bisogna allineare le punte dopo ogni rotazione della testina.

 

Pro

Resistente: La pinza fustellatrice S&R è prodotta in Germania ed è realizzata con acciaio nichelato di ottima qualità, solido, resistente e durevole nel tempo, adatta anche per l’uso professionale.

Facile da usare: Grazie ai rivestimenti ergonomici in plastica sull’impugnatura, la presa sull’utensile è sicura e lo rende decisamente facile da usare; ovviamente bisogna esercitare la dovuta forza.

Versatile: La testina rotante porta sei diverse punte, in modo da praticare fori di misura variabile; nella fattispecie è possibile fare buchi da 2 – 2,5 – 3 – 3,5 – 4 e 5 millimetri di diametro.

 

Contro

Testina: Dopo ogni rotazione della testina, per cambiare punta, bisogna allineare bene quest’ultima alla piccola incudine sottostante, in modo da centrarla perfettamente.

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Pinza multiuso

 

5. Morpilot 4200018 pinza multiuso 25 in 1

 

L’articolo 4200018, prodotto dalla ditta Morpilot, è apprezzato soprattutto dagli appassionati di campeggio, trekking e vita all’aperto, ma la cui versatilità lo rende ideale anche per gli hobbisti e gli amanti del bricolage in generale.

Si tratta infatti di una pinza multiuso realizzata in acciaio inossidabile e alluminio, completa di una piccola custodia in nylon, che può essere agganciata alla cintura, e di un set con 11 bits; la Morpilot racchiude in sé 25 utensili diversi in uno solo: la pinza spellacavi, la tronchesina, la pinza normale, il cacciavite con bits intercambiabili, l’apribottiglie, la lima, il seghetto per il legno, l’aprilattine e altro ancora.

Lo strumento è ben fatto, dotato di una robusta impugnatura e di un blocco di sicurezza che impedisce agli accessori di chiudersi durante l’uso; inoltre ha anche un prezzo decisamente vantaggioso, ma proprio per questo la qualità dei materiali è mediocre e poco adatta all’uso intensivo.

 

Pro

25 in 1: La pinza multiuso Morpilot è estremamente versatile e si presta a una vasta gamma di utilizzi; tra i vari “accessori” include il seghetto per legno, l’aprilattine, l’apribottiglie e un cacciavite con punte intercambiabili.

Prezzo: Considerato il tipo di articolo e le caratteristiche possedute, il costo è a dir poco concorrenziale; infatti è particolarmente apprezzata dalla fascia di utenza più attenta al risparmio.

Portatile: A parte le dimensioni compatte che ha quando è chiusa, la pinza multiuso Morpilot è dotata anche di una comodissima custodia da cintura, in modo da poterla tenere sempre a portata di mano.

 

Contro

Qualità: Si tratta di una replica a basso costo di una pinza multiuso di una marca famosa, quindi di qualità inferiore e consigliata soltanto per uso amatoriale e non intensivo.

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Pinza a scatto

 

6. Workpro W001310A set di pinze di bloccaggio

 

Se state cercando una pinza a scatto dal costo accessibile, perché non acquistarne addirittura tre? La ditta Workpro, infatti, propone un set costituito da tre pinze autobloccanti di differenti misure, il tutto a un costo decisamente vantaggioso.

Nel kit ne sono presenti una con ganasce dritte da 15,5 centimetri di lunghezza e due con ganasce curve, una da 17,8 e l’altra da 22,5 centimetri di lunghezza. Tutte le pinze sono realizzate in acciaio al cromo-vanadio e sono dotate di impugnatura rivestita in gomma morbida antiscivolo, che permette di avere una presa salda e confortevole allo stesso tempo.

Il materiale con cui sono fatte è buono, ma essendo un set economico l’assemblaggio è mediocre; il sistema di sgancio rapido, inoltre, è montato al contrario rispetto alle pinze a scatto professionali. Nel complesso, quindi, vanno bene soltanto per l’uso domestico. nei piccoli lavori di riparazione, e per il bricolage.

 

Pro

Economiche: Il prezzo accessibile le ha rese molto popolari soprattutto presso la fascia di utenza amatoriale, che poi è quella a cui sono destinate in prima istanza. Ottime per chi non ha grosse esigenze e non vuole spendere grosse cifre.

Set 3 pezzi: La confezione include tre pinze di diverse misure: una piccola con le ganasce dritte e due più grandi con le ganasce curve, in modo da poter far fronte a tutte le esigenze del caso.

Impugnatura ergonomica: Il rivestimento in gomma morbida antiscivolo contribuisce a migliorare il comfort d’uso e rende più salda la presa sull’utensile, incrementando anche il fattore sicurezza.

 

Contro

Hobby: Sono pinze a basso costo, quindi adatte esclusivamente per il bricolage e l’uso amatoriale domestico; inoltre il sistema di blocco è montato al contrario.

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Pinza a pappagallo

 

7. Knipex Cobra 87 01 180 pinza regolabile per idraulica

 

La Knipex Cobra è un modello nuovo di ultima generazione, nella fattispecie è una pinza a pappagallo di taglia media, lunga 18 centimetri, realizzata in acciaio al cromo-vanadio con uno speciale processo di tempra ad alta frequenza per i denti di presa, in modo da aumentare la loro durezza fino a un valore di 61 HRC sulla scala di Rockwell.

Le sue dimensioni la rendono ideale per lavora negli spazi ristretti, per esempio sotto il lavello della cucina oppure dietro i sanitari del bagno; a parte l’ottimo materiale di fabbricazione, inoltre, è dotata anche di un pratico sistema autobloccante quando la si usa con i tubi e i dadi, grazie al quale la pinza non slitta sul pezzo e non richiede una eccessiva applicazione di forza per stringerlo. La qualità della Knipex è ottima, infatti è apprezzata sia dagli hobbisti sia dagli idraulici di professione.

 

Pro

Knipex: Chi ha familiarità con gli utensili a livello professionale conosce bene la ditta tedesca Knipex; i suoi prodotti, infatti, appartengono tutti alla fascia medio-alta di mercato e sono di ottima qualità.

Materiali: La pinza a pappagallo Knipex Cobra è fatta in acciaio al cromo-vanadio, inoltre i denti di presa delle ganasce sono sottoposti a una speciale tempra ad alta frequenza che ne incrementa ulteriormente la durezza.

Facile da usare: Grazie al sistema autoserrante si possono stringere tubi e dadi anche in posizioni scomode, senza correre il rischio che le ganasce possano slittare sul pezzo.

 

Contro

Prezzo: È più cara rispetto alla media standard, ma del resto è comprensibile in quanto si tratta di una pinza di fascia medio-alta utile anche per gli idraulici professionisti.

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Pinza di Magill

 

8. Boscarol pinza per intubazione Magill acciaio inossidabile autoclavabile

 

Concludiamo con la nostra classifica relativa alle migliori pinze del 2024 con un modello decisamente atipico e altamente specializzato: una pinza di Magill della ditta italiana Boscarol, specializzata nella produzione di attrezzature e sistemi per la medicina di emergenza. Si tratta di uno strumento specifico che serve a eseguire l’intubazione sui pazienti in coma o in anestesia generale, ed è adoperata in chirurgia e nelle emergenze mediche. 

La versione oggetto della nostra recensione è quella da 16 centimetri di lunghezza, ed è realizzata interamente in acciaio inossidabile resistente ai liquidi per la disinfettazione e alla sterilizzazione, anche in autoclave.

Si tratta quindi di una pinza di alta qualità certificata secondo gli standard EN 46001 e ISO 9001 e 13485, ma si colloca solo all’ottavo posto in quanto è un prodotto di nicchia destinato principalmente agli ospedali e come parte integrante dell’equipaggiamento per le ambulanze di pronto intervento.

 

Pro

Alta qualità: La ditta italiana Boscarol è specializzata nella produzione di attrezzature e sistemi per la medicina di emergenza, l’azienda è in possesso delle certificazioni TÜV e SÜD relative agli standard EN 46001 e ISO 9001 e 13485.

Materiale: La pinza di Magill Boscarol è fatta interamente in una lega di acciaio inossidabile resistente alle sostanze disinfettanti e ai processi di sterilizzazione, inclusi quelli eseguiti in autoclavi.

Misure: La versione esaminata è quella da 16 centimetri di lunghezza, ma è disponibile anche in altre due taglie, rispettivamente da 20 e 25 centimetri, a seconda del tipo di paziente da intubare.

 

Contro

Uso: Si tratta di un’attrezzatura specifica da usare nelle emergenze mediche per intubare i pazienti, quindi è un prodotto di nicchia destinato a ospedali e ambulanze del 118.

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Come scegliere le migliori pinze

 

Quale pinza comprare? Per rispondere a questa domanda bisogna innanzitutto sapere che tipo di lavoro bisogna eseguire. Le pinze, infatti, sono degli strumenti che variano la loro forma e funzionalità in base alla loro destinazione d’uso.

Le diverse categorie di utilizzo

In commercio si possono trovare pinze per elettricisti, per idraulici, per meccanici, per fabbri, per cuochi e addirittura per uso medico e chirurgico; per capire come scegliere una buona pinza, quindi, sarà bene partire dalle proprie esigenze d’uso.

Una volta stabilita l’area di interesse, poi, si potrà procedere alla scelta del modello che più interessa, tenendo conto di quanto segue: la qualità dei materiali di fabbricazione e dell’assemblaggio sono sempre proporzionali al prezzo, quindi se scegliete una pinza a basso costo per adoperarla intensivamente in lavori professionali, questa finirà con il rompersi entro breve tempo.

Il materiale con cui sono realizzati la maggior parte degli utensili manuali è l’acciaio inossidabile, in particolar modo la lega al cromo-vanadio; per valutare il livello qualitativo della lega adoperata, quindi, bisogna fare riferimento al prezzo della pinza, e lo stesso discorso vale per l’assemblaggio.

Questo ovviamente non significa che i modelli a basso costo siano da buttare a priori; se vi occorre una pinza generica da usare occasionalmente per i piccoli lavori di manutenzione domestica, per esempio, allora è inutile spendere grosse cifre per acquistarne una professionale quando una economica può assolvere egregiamente allo scopo.

Le diverse tipologie

Le pinze a becco dritto sono utilizzate dagli elettricisti, così come le crimpatrici, che permettono di collegare dei connettori terminali alle estremità dei cavi, e le amperometriche, che sono degli speciali multimetri progettati per rilevare la tensione senza contatto fisico.

I modelli per uso generico servono soprattutto per uso domestico, ma sono estremamente versatili e trovano applicazione anche in ambito professionale. Poi esistono le pinze per idraulici, come quella a pappagallo e quella a scatto; la loro caratteristica peculiare è quella di poter estendere l’apertura delle ganasce in modo da poter serrare facilmente dadi e tubi di elevato diametro.

A ogni tipo di lavoro, quindi, corrisponde uno specifico tipo di pinza. Se ne avete bisogno di una da usare in casa per le piccole riparazioni, allora la soluzione migliore è… acquistarne due: una generica e una a pappagallo. Se invece siete appassionati di elettronica e elettricità in genere, allora meglio orientarsi su un set di pinze a becco ed eventualmente su una crimpatrice.

 

 

 

Come si usa la pinza amperometrica

 

Il multimetro con le ganasce

Anche se si chiama pinza, in realtà questo strumento non è altro che un multimetro che all’estremità, oltre ai classici cavi sonda con puntali, è progettato per montare un paio di ganasce semicircolare le cui estremità di contatto si chiudono a creare un cerchio perfetto, o quasi.

Le ganasce della pinza amperometrica, quindi, non servono a stringere oggetti, ma solo a circondare i cavi elettrici a 360 gradi; al loro interno, infatti, si trovano gli elementi metallici che reagiscono al campo elettromagnetico generato dal passaggio della corrente elettrica nei cavi da testare.

Rilevazione senza contatto

La prima cosa che salta all’occhio, quindi, è la pinza amperometrica permette di effettuare le diverse rilevazione senza la necessità di andare a toccare fisicamente il conduttore del cavo; di conseguenza non c’è bisogno di spellarlo e non si corre il rischio di prendere scosse a causa di disattenzioni o negligenza. Uno dei vantaggi principali, quindi, è quello di essere molto più sicura rispetto a un multimetro, specialmente quando bisogna lavorare sui quadri di distribuzione elettrica oppure su impianti trifasici.

 

Come eseguire le rilevazioni

Il principio di funzionamento della pinza amperometrica, quindi, è lo stesso di un qualsiasi multimetro, bisogna cioè impostare il dispositivo mediante la ghiera di selezione delle funzioni e scegliere il tipo di rilevazione da eseguire.

Una volta fatto questo, basta aprire le ganasce e posizionarle attorno al cavo elettrico da testare prima di chiuderle nuovamente; le ganasce della pinza non devono toccare il cavo stringendolo tra le punte ma devono limitarsi a circondarlo interamente, altrimenti si otterrebbe una lettura errata, o nulla.

In alcuni modelli, inoltre, le ganasce non sono mobili ma fisse e disposte a forchetta, in modo da facilitare i rilevamenti quando si opera direttamente sui quadri di distribuzione elettrica o in posti angusti. In questo caso basta posizionare le ganasce in modo che il cavo si trovi all’interno della forchetta.

 

 

 

Domande frequenti

 

Pinza di Magill a cosa serve?

Sir Ivan Magill è stato un medico anestesista di origini irlandesi, passato alla storia per aver portato notevoli innovazioni nel campo dell’anestesia moderna; tra le sue numerose invenzioni si ricordano soprattutto il tubo endotracheale, una versione a lama dritta del laringoscopio e la pinza che prende appunto il suo nome.

La pinza di Magill viene usata durante la procedura di intubazione del paziente, e serve ad afferrare ed estrarre la lingua dando così modo di inserire prima il laringoscopio e poi il tubo endotracheale. Viene quindi adoperata principalmente in sala chirurgica, sui pazienti in anestesia generale, e in casi estremi sul campo durante le emergenze, per intubare le persone finite in coma in seguito a gravi incidenti.

Pinza fustellatrice dove si compra?

A differenza della maggior parte delle altre tipologie, che possono essere facilmente acquistate in un negozio di ferramenta, la pinza fustellatrice si trova soprattutto presso le mercerie e i negozi di fornitura per i sarti, i calzolai e per tutti gli artigiani che sono soliti lavorare il cuoio. L’alternativa più semplice, ovviamente, è comprarla online su una delle tante piattaforme di e-commerce, come Amazon per esempio, oppure direttamente sul sito di un produttore se lo si conosce.

 

Quanto costa una pinza?

Il prezzo di una pinza può variare non soltanto in base alla qualità e alla destinazione d’uso, ma anche a seconda della sua tipologia. Le più economiche sono le generiche e le fustellatrici, il cui prezzo oscilla dai 5 ai 12 euro a seconda del caso; anche le pinze a pappagallo e quelle a becco per la creazione di oggetti artigianali hanno un prezzo analogo. Tra queste tipologie, ovviamente, non sono da escludere modelli più costosi, soprattutto se destinati a uso professionale.

Alcuni strumenti specifici possono oscillare tra i 50 e i 150 euro, come le pinze per elettricisti, meccanici e idraulici destinate a uso professionale; esistono anche delle crimpatrici elettriche specifiche per i cavi dell’alta tensione, il cui costo può sfiorare i 2.000 euro e oltre. In linea di massima, però, il prezzo per una buona pinza, indipendentemente dalla sua tipologia, varia da un minimo di 25-30 euro fino a un massimo di 120 euro circa.

 

A cosa serve la pinza a scatto?

La pinza a scatto, meglio nota come autobloccante, è una variante specifica della pinza a pappagallo. Come quest’ultima, infatti, è dotata di ganasce curve con superfici di presa dentate e possiede un regolatore su una delle impugnature, grazie al quale è possibile estendere l’apertura delle ganasce in modo da poter afferrare con maggiore facilità i dadi, oppure tubi da diversi centimetri di diametro. Sull’altra impugnatura, invece, è presente un meccanismo che consente di bloccare le ganasce dopo averle strette, in modo da non essere costretti a esercitare pressione per mantenerle saldamente chiuse.

Grazie a questo sistema è possibile agganciare tubi e dadi, per poi svitarli con facilità e senza compiere sforzi eccessivi; lo stesso sistema di bloccaggio può essere facilmente disattivato con un semplice movimento a scatto.

Questa tipologia di pinza è adoperata soprattutto dagli idraulici e dagli installatori di impianti di riscaldamento, proprio perché permette loro di lavorare facilmente sulle tubazioni; inoltre ne esistono diverse varianti che si differenziano per le dimensioni e per la forma delle ganasce, che possono essere anche dritte e lunghe come quelle delle pinze a becco.

 

 

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