Le 8 Migliori Pialle del 2024

Ultimo aggiornamento: 05.11.24

 

Pialla – Opinioni, Analisi e Guida all’acquisto

 

Se siete interessati all’acquisto di una pialla ma non avete molta familiarità con questo tipo di utensile e le numerose varianti che sono disponibili sul mercato, allora niente paura, la nostra guida vi fornirà informazioni utili sulle varie tipologie di pialla e sui loro impieghi. Oppure potete consultare la recensione degli otto modelli attualmente più richiesti sul mercato, elencati in ordine di importanza in base ai loro pregi e alle limitazioni. Gli esemplari più apprezzati dai consumatori sono entrambi progettati per la fascia di utenza hobbistica: il pialletto elettrico Bosch PHO 2000, le cui prestazioni sono adeguate anche all’impiego artigianale non intensivo, e la Femi PF150, una pialla a filo e spessore molto potente ed estremamente facile da usare.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 Migliori Pialle – Classifica 2024

 

A seguire daremo un’occhiata ravvicinata ai modelli più venduti, potrete quindi sottoporli a comparazione e individuare facilmente la pialla più adatta alle vostre esigenze.

 

 

Pialla elettrica

 

1. Bosch Home and Garden Pialletto, PHO 2000, 680 W

 

La più richiesta tra i diversi modelli venduti online è la pialla elettrica PHO 2000, prodotta dalla ditta tedesca Bosch per la sua serie di elettroutensili Hobby Home and Garden. Secondo i pareri comuni è una delle migliori pialle del 2024 tra tutte quelle disponibili nella fascia medio-bassa di mercato; forte di un motore la cui potenza si presta anche all’uso artigianale non intensivo e di un costo altamente competitivo rispetto alla media.

La caratteristica primaria del PHO 2000 è di possedere delle dimensioni estremamente compatte, infatti la ditta Bosch lo definisce pialletto elettrico; è dotato del sistema di taglio Woodrazor, con una lama capace di arrivare fino a 19.500 giri al minuto grazie al motore elettrico da 680 Watt di potenza.

È una pialla ottima per smussare i bordi, per piallare e asportare materiale o rivestimenti dalle superfici in legno; l’unica pecca è quella di essere mal confezionata e priva di custodia.

 

Pro

Costo: Il rapporto qualità-prezzo è a dir poco eccellente, e infatti il pialletto Bosch è apprezzato soprattutto dagli hobbisti che non possono permettersi di spendere cifre maggiori.

Ottime prestazioni: Nonostante sia un elettroutensile di fascia medio-bassa è caratterizzato da un livello di prestazioni tale da essere adatto anche all’impiego artigianale, a patto che non sia troppo intensivo.

Compatto e maneggevole: Le dimensioni compatte rendono il pialletto Bosch molto facile da usare ed estremamente maneggevole, anche per gli appassionati di fai da te alle prime armi.

 

Contro

Confezione: Davvero spartana, una semplice scatola di cartone, inoltre la dotazione di accessori è inesistente e non c’è nemmeno una custodia per l’attrezzo.

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Pialla a filo e spessore

 

2. Femi Pf150 Pialla a Filo Spessore

 

Se vi state chiedendo dove acquistare una pialla a filo e spessore da adibire a uso prevalentemente hobbistico e per questo disponibile a prezzi bassi, allora è proprio il caso di dare un’occhiata al modello PF150 prodotto dalla ditta italiana Femi.

Si tratta di una pialla stazionaria piccola e compatta, quindi ideale per essere collocata in spazi ridotti; è azionata da un motore elettrico da 1.250 Watt di potenza e le prestazioni offerte sono ottimali per la rifinitura di assi, pannelli e altri pezzi di legno, anche di recupero, fino a una larghezza massima di 120 millimetri e un’altezza massima di 152 millimetri, con un’altezza di piallatura regolabile da 0 a 2 millimetri.

La pialla a filo e spessore Femi, inoltre, è molto facile da assemblare e da usare, il che la rende ideale anche per gli hobbisti alle prime armi; nella confezione sono presenti anche le istruzioni in italiano.

 

Pro

Compatta e leggera: Per essere una pialla stazionaria è decisamente compatta nelle dimensioni e dal peso contenuto, quindi adatta soprattutto per chi ha poco spazio a disposizione.

Facile da usare: La pialla Femi è prodotta in Italia, è dotata di un buon manuale delle istruzioni, che sono chiare e di facile comprensione, per cui sia l’installazione sia l’utilizzo sono a prova di principiante.

Versatile: Progettata principalmente per l’uso hobbistico, la pialla a filo e spessore Femi PF150 si adatta bene anche ai lavori artigianali e di carpenteria edile non troppo impegnativi e intensivi.

 

Contro

Guida e trucioli: La guida laterale flette un po’, compromettendo la precisione in alcuni lavori, inoltre bisogna pulirla spesso altrimenti i trucioli e la segatura la intasano facilmente.

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Pialla a mano

 

3. Stanley 1-12-136 Pialla Professionale

 

Un utensile antico e allo stesso tempo nuovo di zecca, è questa la prima impressione che si prova quando si osserva da vicino la Stanley 1-12-136; si tratta infatti di una pialla a mano, in tutto e per tutto identica a quelle usate dai falegnami e dai carpentieri secoli fa.

Pur essendo un modello manuale è caratterizzato da un costo abbastanza elevato, ma a parte l’affidabilità del brand Stanley, bisogna considerare anche che si tratta di una pialla a mano professionale, con il corpo principale realizzato in un blocco unico di acciaio inossidabile che comprende sia il portalama sia il meccanismo di regolazione della stessa. Le viti di regolazione sono in ottone con finitura satinata, mentre l’impugnatura ergonomica e il pomolo sono entrambi realizzati in legno massello di ciliegio; è un utensile di alta qualità sotto tutti gli aspetti, ma è consigliabile affilare bene la lama prima di usarlo.

 

Pro

Manuale: La Stanley è una classica pialla a mano numero 4 per falegnameria e carpenteria. È adatta soprattutto alle mani degli artigiani più esperti, ma allo stesso tempo è buona anche per i principianti.

Alta qualità: La pialla è realizzata in acciaio inossidabile, ottone e legno massello di ciliegio, tutti materiali di alta qualità, resistenti e durevoli, ben assemblati e rifiniti con cura.

Ergonomica: L’impugnatura principale è sagomata in modo da offrire una buona ergonomia e assicurare il maggior comfort possibile durante l’utilizzo.

 

Contro

Lama: L’unica pecca della pialla a mano Stanley, per quanto tale si possa considerare, è che la lama ha bisogno di una ulteriore e buona affilatura prima di poter essere adoperata.

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Pialla a spessore

 

4. DᴇWALT DW733-QS Pialla a Spessore Portatile

 

Anche la DW733 prodotta dalla nota ditta di elettroutensili DeWalt è una pialla a spessore come la Femi PF150 esaminata in precedenza, ma è al top di gamma nella fascia degli elettroutensili hobbistici in grado di affrontare anche lavori di tipo artigianale, ragion per cui è caratterizzata da un costo decisamente alto. 

Le sue prestazioni, però, sono a dir poco eccellenti: il motore ha una potenza di ben 1.800 Watt, è una macchina robusta, pesante ed estremamente efficiente nel lavoro, che esegue con rapidità e lasciando la superficie del legno liscia, ben pulita e perfettamente piallata.

Le sole pecche della DeWalt sono la rumorosità emessa, dovuta al motore a spazzole, e il sistema di regolazione che è alquanto approssimativo, a causa del leggero gioco presente tra i meccanismi. Seppure costosa, però, gli acquirenti la ritengono la migliore pialla tra quelle esaminate nella nostra guida, ideale per artigiani e hobbisti esigenti.

 

Pro

Ottima per gli artigiani: Le sue caratteristiche la rendono la pialla ideale per i piccoli laboratori di falegnameria e carpenteria: è potente e lascia la superficie del legno perfettamente liscia, piana e pulita.

Solida e robusta: La struttura della pialla a filo e spessore DeWalt è basata su un telaio a quattro colonne; si tratta di una macchina solida e robusta che può essere tranquillamente spostata all’occorrenza, per essere usata direttamente sul cantiere.

Potente: Il motore elettrico a spazzole da 1.800 Watt è molto rumoroso, ma assicura una potenza tale da poter lavorare senza sforzo e con i migliori risultati anche i legni dalle essenze più dure.

 

Contro

Sistema di regolazione: Ha una resa eccellente in tutto, fatta eccezione per la precisione: i meccanismi del sistema di regolazione, infatti, fanno un po’ gioco.

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Pialla giapponese

 

5. Kakuri Mini Kanna Wood Block Plane 42 mm dal Giappone

 

Ed eccoci giunti al più economico tra tutti gli utensili esaminati in questa guida, ma non lasciatevi trarre in inganno perché si tratta di una pialla speciale la cui caratteristica primaria è il formato mini.

Kanna è il termine giapponese che indica la comune pialla a mano per falegnami, ma a differenza dei modelli costruiti in occidente, che funzionano spingendo l’utensile lontano da sé, la pialla a mano giapponese si usa al contrario, cioè tirando l’utensile verso di sé. 

La Mini Kanna è realizzata dalla Kakuri Craft, una ditta giapponese specializzata nella produzione di utensili manuali per la falegnameria e la carpenteria, realizzati interamente in legno di quercia larga e acciaio di alta qualità.

Si tratta di un utensile apparentemente semplice, quindi, ma di livello e resa professionale, e disponibile a un costo contenuto soltanto in virtù delle dimensioni mini, infatti la lama ha una larghezza di soli 42 millimetri.

 

Pro

Per lavori di fino: La mini pialla giapponese Kakuri è un utensile da cesellatori, a parte le dimensioni ridotte che la rendono particolarmente adatta per la finitura di bordi e superfici strette, ha una lama estremamente affilata.

Pialla tradizionale: Si tratta di una pialla a mano giapponese, dello stesso tipo usato secoli fa, quindi ha un modo d’utilizzo che, rispetto alle pialle occidentali, assicura un comfort e una padronanza di gran lunga superiore.

Materiali di prima scelta: La Kakuri Mini Kanna ha il corpo principale interamente realizzato in legno di quercia larga, mentre la lama è fatta di una lega d’acciaio di qualità superiore.

 

Contro

Periodo di adattamento: Il modo d’uso, per quanto più efficiente e meno faticoso, è comunque diverso da quello delle pialle occidentali, quindi bisognerà fare un po’ di pratica per farci l’abitudine.

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Pialla Makita

 

6. Makita KP0800J Pialla

 

Anche la pialla Makita è fabbricata in Giappone, ma a differenza della Kakuri è un modello elettrico azionato da un motore da 620 Watt di potenza, capace di generare una velocità massima di 17.000 giri al minuto.

La lama ha una larghezza di 82 millimetri, una profondità di taglio di 2,5 millimetri e una profondità di battuta di 9 millimetri; a differenza delle pialle elettriche stazionarie, inoltre, è compatta e maneggevole, ha un peso di appena 2,6 chilogrammi ed è alimentata a corrente tramite il cavo integrato da 2,5 metri di lunghezza, che offre ampia libertà di movimento all’operatore.

È dotata di sistema di sostituzione rapida della lama, impugnatura ergonomica con rivestimento soft grip e predisposizione per il collegamento a un aspirapolvere, inoltre il prezzo è decisamente accessibile dato il livello qualitativo dell’utensile; a parte la valigetta custodia, però, la pialla Makita è del tutto priva di accessori in dotazione.

 

Pro

Alta qualità: La ditta giapponese Makita è nota soprattutto per l’alta qualità dei suoi elettroutensili, che si adattano anche alle esigenze di molti professionisti oltre che a quelle dell’utenza amatoriale.

Compatta e leggera: Il suo peso è di soli 2,6 chilogrammi, il che la rende molto leggera rispetto alle pialle elettriche analoghe prodotte dalle ditte concorrenti, quindi molto maneggevole e comoda da usare.

Valigetta: A differenza di molti modelli analoghi prodotti da ditte concorrenti, la pialla Makita può almeno vantare una pratica e robusta custodia a valigetta, utile per il rimessaggio e il trasporto dell’utensile.

 

Contro

Nessun accessorio: La dotazione è praticamente assente, manca perfino l’adattatore per il collegamento all’aspirapolvere; sono presenti soltanto le istruzioni.

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Pialla per cartongesso

 

7. Reiss-Werkzeuge Attrezzo per Piallare e Smussare

 

Quella prodotta dalla ditta tedesca Reiss-Werkzeuge è una pialla per cartongesso, quindi è un modello destinato a impiego specifico, ragion per cui è disponibile a un costo decisamente basso.

Più che una pialla vera e propria, quindi, si tratta di uno strumento dotato di doppia funzionalità, il cui scopo principale è quello di piallare e smussare le superfici in cartongesso. Le sue misure, infatti, sono estremamente compatte e l’attrezzo può essere facilmente impugnato e utilizzato con una sola mano.

Sul lato superiore ha una lama da 140 millimetri che serve appunto per piallare, mentre sulla parte inferiore è collocata un’altra lama trapezoidale, usata invece per smussare. È uno strumento semplice, consigliato soprattutto ai professionisti che lavorano con il cartongesso, oltre che agli amanti del fai da te e del bricolage.

Essendo una pialla per cartongesso, però, la profondità di piallatura è preimpostata e non può essere regolata in alcun modo.

 

Pro

Economica: Con un prezzo di poco meno di 24 euro è l’articolo più economico che abbiamo preso in esame; ma è anche quello destinato all’uso più specifico, e di conseguenza è un prodotto “di nicchia”.

Versatile: La Reiss-Werkzeug è un attrezzo con funzionalità 2 in 1, con una parte può piallare e con l’altra può smussare. Nonostante la versatilità, però, è da utilizzare soltanto con il cartongesso.

Tascabile: Le sue dimensioni ridotte la rendono comoda non soltanto durante l’uso, ma anche per il trasporto. All’occorrenza, infatti, può tranquillamente entrare in una tasca dei pantaloni.

 

Contro

Cartongesso: Scordatevi di usarla con il legno, è una pialla specifica con profondità di taglio non regolabile, e progettata esclusivamente per l’uso con il cartongesso.

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Pialla elettrica Valex

 

8. Valex PE2000 1420713 Pialla Elettrica, 850 W

 

La pialla elettrica Valex PE2000 è apprezzata soprattutto dagli hobbisti meno esigenti, si tratta infatti di un modello non molto dissimile dalla pialletto elettrico Bosch esaminato in precedenza, ma dalle prestazioni e dal costo leggermente inferiori.

La PE2000, infatti, monta un motore dalla potenza superiore, 850 Watt contro i 680 Watt del pialletto Bosch, il quale però è meno prestante in termini di velocità raggiunta. Ciò non toglie che il Valex è un buon pialletto elettrico se usato esclusivamente per hobby. 

Le sue prestazioni, infatti, sono ideali soprattutto per coloro che possono dedicarsi al fai da te soltanto saltuariamente e in maniera non intensiva, in quanto affidabile e disponibile a un prezzo molto competitivo.

Le sue limitazioni invece, a parte il tetto di prestazioni limitato all’utenza hobbistica, sono quelle classiche degli elettroutensili appartenenti alla fascia più economica, e cioè la bassa precisione e l’elevata rumorosità.

 

Pro

Prezzo: Il costo è decisamente accessibile e la colloca nella fascia più economica, quindi è consigliata soprattutto ai meno esigenti e agli hobbisti principianti, che possono fare pratica iniziando con uno strumento economico.

Compatta: Come la Bosch, anche la Valex PE2000 è un pialletto elettrico, quindi ha il pregio di essere compatto e molto maneggevole, oltre che facile da usare.

Comfort d’uso: Le impugnature ergonomiche e la posizione dei pulsanti di controllo la rendono anche molto comoda da usare, nonostante non sia stata progettata per l’uso intensivo e prolungato.

 

Contro

Rumore e vibrazioni: Il motore è potente e genera rumorosità e vibrazioni superiori rispetto ai modelli prodotti da ditte come Bosch o Makita.

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Come scegliere le migliori pialle

 

Attenzione ai modelli e ai prezzi

Per sapere quale pialla comprare, tra i numerosi modelli attualmente disponibili in commercio, bisogna innanzitutto conoscere il tipo di uso che si intende farne e, cosa più importante, se l’utensile dovrà servire alle esigenze di un professionista, di un hobbista o di un semplice appassionato di fai da te che la usa soltanto sporadicamente nel tempo libero.

Quando si parla di pialle, infatti, in molti pensano subito alla versione manuale classica dell’utensile e, soprattutto gli hobbisti alle prime armi, sono portati erroneamente a pensare che si tratti di uno strumento semplice, e quindi a basso costo; la qual cosa non potrebbe essere più lontana dal vero visto che i prezzi partono da una base economica, ma possono arrivare facilmente a superare i 3.000 euro a seconda del modello.

Per capire come scegliere una buona pialla, quindi è meglio fare prima una panoramica sui diversi modelli esistenti, sulle loro caratteristiche e sul tipo di utilizzo per il quale sono progettate.

 

Le pialle manuali e la kanna giapponese

I modelli manuali sono relativamente economici, ma paradossalmente sono i più difficili da usare per un principiante; oltre a richiedere un notevole sforzo fisico, infatti, per ottenere dei buoni risultati nella lavorazione occorrono anche una padronanza, una manualità e un livello di abilità che possono essere acquisiti soltanto dopo una lunga pratica.

I prezzi, in questo caso, possono variare dai 20 euro dei pialletti manuali per cartongesso e per legno fino ai 150 euro delle pialle manuali professionali, come quelle realizzate dalla ditta Stanley per i falegnami e i carpentieri, tanto per fare un esempio. 

Tra gli esemplari manuali, poi, le pialle giapponesi rappresentano una categoria a sé stante con prezzi che possono variare dai 25 ai 100 euro e oltre, a seconda delle dimensioni dell’utensile e delle misure del coltello.

Le kanna infatti, nome originale delle pialle giapponesi, hanno un principio di funzionamento diverso da quelle occidentali. Mentre queste ultime funzionano spingendo l’utensile lontano da sé, le pialle giapponesi eseguono lo stesso lavoro ma in maniera inversa, e cioè trascinando l’utensile verso di sé. 

Questa differenza è dovuta al fatto che i giapponesi, popolo molto attento ai dettagli, compresero fin dagli inizi che trascinare la pialla invece di spingerla non solo richiede uno sforzo minore, ma consente anche di avere un maggiore controllo dell’utensile.

Le pialle elettriche

I modelli motorizzati sono ovviamente più semplici da usare, in quanto non richiedono particolari sforzi fisici, ma richiedono comunque attenzione visto che sono degli utensili da taglio, e vanno divisi in tre tipologie principali: il pialletto elettrico, la pialla a filo e la pialla a spessore, queste ultime due spesso combinate in una sola macchina con entrambe le funzionalità.

Il pialletto elettrico è molto simile alla pialla manuale, sia per il design sia per il modo d’uso, con la sola differenza che è azionato da un motore elettrico e che il suo costo, a partire dai modelli più economici, può variare dai 40-50 fino ai 300-400 euro circa a seconda della ditta produttrice.

Le pialle a filo e quelle a spessore, invece, sono concepite come macchine stazionarie da usare nei laboratori artigianali e nelle officine di falegnameria e carpenteria; a seconda del tipo di applicazione a cui sono destinate, hobbistica o professionale, possono differenziarsi per dimensioni e prezzo, oscillando dai 250 euro fino ai 3.000 euro e oltre. Se si rimane nella fascia di mercato dei modelli destinati all’utenza hobbistica e semiprofessionale, però, i prezzi raramente superano il tetto dei 1.200 euro.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come regolare i coltelli della pialla?

La regolazione dei coltelli nelle pialle elettriche è una procedura che può presentare alcune piccole variazioni a seconda del tipo di pialla, se si tratta cioè di un modello portatile oppure di una macchina stazionaria, ma che in linea di massima prevede una procedura standard.

La prima cosa da fare è interrompere l’alimentazione elettrica scollegando il cavo dell’utensile dalla presa di corrente, oppure spegnendo direttamente l’interruttore sul quadro di distribuzione generale. A questo punto si può procedere in tutta sicurezza ruotando l’albero della pialla fino a esporre l’alloggiamento dove è inserito il coltello insieme al lardone, e cioè il pezzo di metallo che serve a mantenere il coltello saldamente al suo posto.

Le viti del lardone vanno quindi allentate, in modo da ridurre la compressione e permettere alla lama di essere spostata manualmente; una volta fatto, sul tamburo va applicato l’allineatore, che è un accessorio in dotazione alla maggior parte delle pialle a filo e spessore in commercio.

Per ottenere il massimo della precisione nella regolazione dei coltelli, però, è consigliabile usare degli allineatori magnetici. Grazie ai magneti gli allineatori si attaccano saldamente alle estremità del tamburo e permettono di regolare l’altezza del coltello con precisione millimetrica su entrambi i lati.

Una volta verificato che il coltello sporge in maniera uniforme lungo tutto il tamburo, si può procedere stringendo di nuovo le viti del lardone, in modo da bloccare saldamente il coltello nel relativo alloggiamento; a questo punto si potranno staccare gli allineatori e ruotare il tamburo in modo ripetere l’operazione sul coltello successivo.

 

Come regolare la pialla manuale?

Per quanto riguarda le pialle manuali, invece, la regolazione del coltello è un’operazione abbastanza semplice che però richiede molta attenzione e l’ausilio di un martello, preferibilmente gommato per non correre il rischio di danneggiare l’utensile.

Nella pialla manuale, infatti, non esistono meccanismi di regolazione e non si può ricorrere all’ausilio degli allineatori, ma bisogna semplicemente agire sul coltello e sul cuneo che lo tiene fermo in posizione, affidandosi alla vista e all’uso di un righello millimetrato per verificare che la parte affilata sporga in modo uniforme e della distanza ottimale per il lavoro.

Il coltello va infilato nell’apposito alloggiamento con la parte affilata rivolta verso il basso e badando, in fase iniziale, ad appoggiare la suola della pialla su una superficie piana in modo da non farlo sporgere dalla parte inferiore; così si può ottenere anche il perfetto allineamento del coltello, evitando eventuali sbilanciamenti su uno dei lati; subito dopo va inserito il cuneo e spinto in sede con un leggero colpo di martello, in modo da tenere fermo il coltello senza bloccarlo del tutto.

A questo punto, sempre con dei leggeri colpi di martello, si potrà regolare la posizione del coltello facendo attenzione a traguardare la suola della pialla, in modo da verificare quando la sporgenza raggiunge il livello desiderato. Una volta fatto ciò, si può dare un colpo di martello un po’ più forte al cuneo, in modo da bloccare saldamente in posizione il coltello.

 

 

 

Come usare una pialla

 

A cosa serve la pialla

La pialla è uno degli utensili più antichi creati dall’uomo, infatti i primi esemplari documentati risalgono a oltre 5.000 anni fa, ed è uno strumento usato nella lavorazione del legno per la sgrossatura e la finitura delle superfici e dei bordi.

 

 

Il suo principio di funzionamento dipende innanzitutto dal tipo di pialla, manuale o a motore, ma tutto sommato è abbastanza elementare. Nei modelli manuali il coltello ha la parte affilata rivolta verso il basso, in modo da sporgere attraverso un’asola della base, detta suola, il cui fondo è perfettamente piano; il coltello può essere regolato in modo da sporgere in maniera più o meno consistente a seconda delle esigenze d’uso.

Le pialle a motore, invece, possono essere di diversi tipi: pialletto, pialla a filo o pialla a spessore. Il pialletto elettrico non è altro che la versione motorizzata della pialla manuale, della quale riproduce anche il tipico design con il pomolo e l’impugnatura; le pialle elettriche a filo e quelle a spessore, invece, sono delle macchine stazionarie dove la suola è sostituita da un piano di lavoro dal quale i coltelli, che sono inseriti in un tamburo rotante, sporgono con la parte affilata rivolta verso l’alto.

A prescindere dal modello quindi, come accennato in precedenza, la pialla viene usata lungo quasi tutto l’arco di lavorazione dei pezzi di legno, a cominciare dalla sgrossatura delle tavole segate rozzamente; per questa parte specifica del lavoro i coltelli vengono regolati in modo da sporgere in maniera abbastanza consistente, al fine di asportare una maggiore quantità di materiale.

 

 

Man mano che si procede con la lavorazione e il pezzo viene affinato, la sporgenza del coltello viene ridotta; in questo modo si passa dalla fase di sgrossatura a quella di finitura.

La pialla può essere usata anche per i lavori di rettifica oppure, sostituendo la tipologia di coltello usato, per praticare scanalature sulle superfici da impiallacciare, per lavorare sui legni dalle venature molto irregolari, per lavorare su superfici curve come quelle delle botti, e per la realizzazione di battute, incastri, modanature e battenti.

 

 

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