Come usare il trapano avvitatore

Ultimo aggiornamento: 26.07.24

 

Tutto quello che bisogna sapere su uno dei più importanti elettroutensili per il fai da te, inclusi i suggerimenti per un utilizzo corretto.

 

Il trapano avvitatore è considerato il “Re degli elettroutensili” in quanto può essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni, sia in ambito professionale e artigianale sia hobbistico e amatoriale.

La sua caratteristica peculiare è quella di unire la funzionalità di trapano, e quindi la capacità di eseguire fori in diversi tipi di materiale, alla funzione classica del giravite; un’altra caratteristica unica del trapano avvitatore, inoltre, è la possibilità di invertire il senso di rotazione del mandrino, in modo da poterlo usare anche per allentare e svitare, oltre che per stringere le viti.

Di conseguenza potrete facilmente intuire come mai questo elettroutensile è così diffuso e apprezzato, al punto da essere ritenuto fondamentale. Chiunque sia interessato ad acquistare degli attrezzi per il fai da te, infatti, dovrebbe iniziare proprio con un buon trapano avvitatore.

 

Quale tipo di trapano avvitatore scegliere?

Il primo passo verso un corretto utilizzo del trapano avvitatore, consiste nello scegliere il modello adatto alle proprie esigenze. Il miglior trapano avvitatore, infatti, non è quello caratterizzato dalla maggiore potenza, ma quello che meglio si adatta al tipo di utilizzo per il quale è richiesto.

Acquistare un modello di categoria professionale, infatti, salvo utilizzarlo soltanto sporadicamente e per lavori di piccola entità, sarebbe uno spreco soprattutto dal punto di vista economico. 

Viceversa, se avete esigenze di tipo professionale, ma per risparmiare sulla spesa acquistate un trapano avvitatore a basso costo, avrete sprecato denaro in ogni caso; nel giro di poco tempo, infatti, l’attrezzo economico che avevate acquistato per risparmiare, finirà col guastarsi irrimediabilmente a causa dell’uso intensivo e quindi sarete costretti a comprare un nuovo utensile.

Per scegliere un buon trapano avvitatore bisogna fare particolare attenzione a due parametri fondamentali: il primo è la velocità di rotazione massima raggiungibile dal mandrino, mentre il secondo è la coppia di serraggio; andiamo quindi a esaminare queste due caratteristiche in maniera più approfondita.

I trapani avvitatori offrono la possibilità di regolare la velocità di rotazione, il che è importante visto che le modalità di utilizzo richiedono appunto velocità diverse; per l’uso standard come trapano, infatti, è richiesta una velocità maggiore rispetto a quella necessaria per avvitare.

La velocità di rotazione incide anche sulla destinazione d’uso dell’utensile; i trapani avvitatori per uso hobbistico e amatoriale sono quasi tutti caratterizzati da una velocità massima che di rado oltrepassa i 1.400 giri al minuto, ma un buon trapano avvitatore per uso professionale dovrebbe possedere una velocità massima non inferiore ai 1.650 giri al minuto.

Il momento torcente invece, o coppia di serraggio, è la forza che il trapano avvitatore applica alla rotazione, e viene espressa in Nm, cioè Newton per metro; un buon trapano avvitatore di categoria hobbistica deve possedere una coppia di serraggio non inferiore ai 30 Nm, i modelli per uso intensivo e professionale devono invece possedere una coppia di 70 Nm almeno, meglio ancora se superiore.

Un classico esempio di trapano avvitatore professionale per uso intensivo è l’M18FPD Fuel, prodotto dalla ditta americana Milwaukee, il quale è caratterizzato da una velocità massima di 2.000 giri al minuto e da una coppia di serraggio di ben 135 Nm.

Per quanto riguarda la categoria hobbistica, invece, uno dei modelli più apprezzati è il Black+Decker BDCHD18BOA-QW, che ha una velocità massima di 1.400 giri al minuto e una coppia di serraggio di 40 Nm.

 

Come cambiare le punte sul mandrino

Un’altra cosa fondamentale da imparare, per l’uso corretto del trapano avvitatore, è come gestire il mandrino quando bisogna sostituire le diverse punte e bit a seconda delle esigenze del caso. A differenza di un normale trapano, infatti, il mandrino del trapano avvitatore possiede due caratteristiche peculiari: la possibilità di invertire il senso di rotazione e la frizione.

L’inversione del senso di rotazione è controllata tramite un apposito selettore situato tra l’impugnatura e la parte superiore dell’utensile, dove si trova il motore con l’albero rotativo; una volta impostata permette di allentare o svitare del tutto le viti, completando così la funzionalità dell’utensile.

Questo però non è il suo unico scopo; il mandrino, infatti, possiede il classico meccanismo di blocco mediante rotazione dello stesso. Per montare una punta, quindi, bisogna inserirla nell’apposito foro quando i blocchi sono allentati e usare una mano per mantenere fermo il mandrino e la punta simultaneamente mentre con l’altra si fa una leggera pressione sul pulsante di avvio. In questo modo la rotazione agirà sul meccanismo di blocco della punta, fissandola in posizione.

Lo stesso procedimento va eseguito per rimuovere la punta, solo che in questo caso bisogna agire sul selettore in modo da invertire il senso di rotazione; in questo modo, invece di stringere, i blocchi si allentano permettendo la rimozione della punta in uso e l’inserimento di quella destinata al lavoro successivo.

La frizione è un’altra componente essenziale, non soltanto ai fini della sostituzione delle punte ma anche per il corretto utilizzo della modalità avvitatore. I normali trapani, infatti, non possono essere usati come avvitatori proprio perché sono privi della frizione il cui scopo principale, oltre a consentire l’avvio graduale, è proprio quello di interrompere la rotazione della punta una volta che la vite ha raggiunto il fine corsa.

Le applicazioni del trapano avvitatore

L’uso più diffuso del trapano avvitatore è quello dell’assemblaggio di mobili o altri oggetti, anche meccanici, oppure per l’installazione di impianti di varia natura. La possibilità di montare numerosi tipi di bit, soprattutto, lo rende estremamente versatile sotto questo aspetto, nonché in grado di essere usato per lavori di estrema precisione.

La funzionalità di trapano, ovviamente, gli permette anche di forare materiali di diverso tipo, dal legno al metallo, utilizzando le relative punte da foratura; per quanto riguarda questa modalità di utilizzo, però, la categoria di appartenenza incide molto sulla resa. 

Le prestazioni più elevate, infatti, le offrono i trapani avvitatori professionali, che sono decisamente più potenti e dispongono anche della modalità di percussione; ciò non toglie che anche nella fascia hobbistica si possono trovare dei trapani avvitatori a percussione con prestazioni tutto sommato discrete.

 

 

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