Tutti quello che c’è da sapere su come mettere a punto la troncatrice radiale in modo da operare in modo impeccabile su legno, plastica e metallo.
Le troncatrici sono elettroutensili da banco che trovano larga applicazione soprattutto in ambito artigianale; grazie a queste macchine, infatti, è possibile eseguire tagli precisi su materiali di diverso tipo, dal legno al metallo, di conseguenza è usata soprattutto da falegnami, carpentieri e fabbri di professione.
Anche molti appassionati di fai da te e bricolage però, soprattutto i più esperti e quelli che hanno la possibilità di disporre di un adeguato spazio di lavoro, come un garage o una rimessa, sono soliti attrezzarsi acquistando una di queste macchine; se si prova a fare una ricerca di mercato mirata a individuare qual è la tipologia più richiesta, infatti, risulta che la troncatrice per legno più venduta è proprio quella destinata alla fascia di utenza hobbistica e amatoriale.
Nel campo del fai da te la troncatrice è usata soprattutto per il taglio del legno e del metallo, soprattutto alluminio e ferro; la sua caratteristica primaria, come accennato anche in precedenza, è quella di eseguire tagli precisi, indipendentemente dall’inclinazione e dall’angolazione degli stessi.
L’hobbista medio però, soprattutto quelli che hanno ancora scarsa esperienza nell’uso degli elettroutensili da banco, si scontrano spesso con una realtà alquanto spiacevole quando, dopo aver acquistato la loro prima troncatrice, dopo averla messa all’opera le prime volte scoprono che la macchina non raggiunge il livello di precisione desiderato; andiamo quindi a scoprire quali sono le problematiche relative a questo aspetto e come fare per risolverle.
L’assemblaggio della macchina
Il problema della scarsa resa nella precisione è endemico degli elettroutensili di fascia hobbistica, e di solito è direttamente proporzionale al prezzo della macchina. La troncatrice non fa eccezione a questa regola, e quanto più economico è il modello che avrete acquistato tanto minore sarà il grado di precisione offerto.
Questa limitazione è dovuta soprattutto all’assemblaggio di fabbrica, che nei modelli venduti a basso costo è meno preciso e sottoposto a controlli meno rigorosi rispetto a quelli di fascia alta, che sono caratterizzati da un assemblaggio e da una resa migliore, ma anche da un prezzo molto più elevato.
In questo caso il problema è abbastanza semplice da risolvere, anche se richiede una certa dose di pazienza e di impegno. Bisogna infatti sottoporre la macchina a un’attenta verifica delle sue componenti e controllare quali sono le parti che fanno gioco, in modo da poterle smontare e rimontare allo scopo di eseguire le rettifiche del caso.
Per quanto riguarda in maniera specifica le troncatrici radiali, le parti da controllare sono il sistema di guida laser del taglio, se presente, il braccio che regge la testa con il gruppo lama-motore, l’innesto della lama, le guide laterali, il piano di lavoro e i supporti della macchina.
Una volta eseguita la verifica, e apportato le rettifiche necessarie, avrete fatto già un grosso passo avanti nel rendere l’elettroutensile più affidabile e prestante in termini di precisione; alcune delle componenti citate però, come il piano di lavoro e il sistema di guida laser per esempio, devono subire una ulteriore regolazione.
Le regolazioni della lama e del braccio
La prima cosa da controllare, e regolare se è il caso, è la corretta inclinazione della lama circolare; nella maggior parte dei casi questa, di fabbrica, è assemblata dritta con un perfetto angolo di 90° rispetto al piano di lavoro.
Potrebbe comunque capitare, però, che questa sia fissata male e che di conseguenza non si trovi perfettamente a perpendicolo; per effettuare la verifica basta dotarsi di un piccolo goniometro digitale magnetico da tarare sul piano e poi applicare alla lama; se la lettura riporta un valore diverso da 90°, allora è meglio smontare e rimontare la lama, e procedere a un’ulteriore misurazione per verificare se il problema è stato risolto oppure è necessaria un’ulteriore rettifica.
L’errata inclinazione della lama, inoltre, potrebbe non essere dovuta a un grossolano montaggio sull’innesto, ma a un gioco nel meccanismo di inclinazione del braccio che sorregge il gruppo lama-motore. In questo caso bisogna regolare le viti che si trovano alla base del braccio, in corrispondenza della giunzione che permette allo stesso di abbassarsi fino a un angolo di 45° per eseguire i tagli inclinati.
Una delle due viti, di solito, è fissa e rappresenta il “fine corsa” del movimento di inclinazione, mentre l’altra può essere svitata e spostata, in modo da essere collocata nel punto che permette l’inclinazione precisa a 45°; anche in questo caso il goniometro digitale per angoli vi aiuterà a regolare la macchina nel modo migliore, in modo da garantire la massima precisione durante i successivi tagli, indipendentemente dal grado di inclinazione con cui si imposta il braccio.
La guida laser e la battuta
La regolazione della guida laser è estremamente semplice da eseguire, dal momento che questa possiede due piccole viti ai lati opposti, le quali devono essere regolate fino ad allineare perfettamente il raggio luminoso con la linea di taglio della lama.
La battuta invece, e cioè il bordo rialzato dove viene appoggiato il pezzo da tagliare, quando la lama è orientata nella posizione 0 sulla scala di regolazione orizzontale, deve creare un perfetto angolo di 90° con la linea di taglio.
Per verificare se l’angolo è corretto bisogna appoggiare il goniometro digitale alla battuta e poi aprirlo a un angolo leggermente superiore ai 90°, una volta fatto bisogna spingere lentamente il goniometro verso la lama, che dovrà essere abbassata; l’operazione, quindi, va eseguita a macchina rigorosamente spenta, per evitare il rischio di avvio accidentale.
Se la lettura del goniometro non corrisponde ai 90° esatti, allora si dovrà rettificare la posizione della battuta agendo sulle quattro viti che la bloccano saldamente al piano di lavoro. Per farlo bisogna allentare leggermente una delle viti più esterne, a destra o sinistra a seconda del caso, e allentare del tutto le altre tre; una volta fatto questo, si può spostare leggermente la battuta fino a correggere la posizione.
Una volta fatto, si stringono le viti alle estremità e si ripete la misurazione col goniometro; nel caso in cui l’angolo risultante sia di 90°, allora si possono stringere anche le altre viti, altrimenti bisognerà allentare di nuovo una delle estremità e ripetere l’operazione.
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