Ecco alcune idee per realizzare il più romantico degli oggetti: il portacandele. Scegliendo i materiali più adatti e i migliori strumenti per la loro lavorazione.
Il portacandela, o candeliere, è un oggetto la cui funzione è quella di sostenere una singola candela; non va quindi confuso con il candelabro, che invece è fatto per sostenere un numero di candele che può variare a seconda del tipo e delle dimensioni dell’oggetto; il più semplice dei candelabri, infatti, è disegnato in modo da sostenere due o tre elementi al massimo, mentre i più complessi possono arrivare a sostenerne fino a cinque o anche di più. A parte il numero di candele, quindi, i candelabri si differenziano dai candelieri anche per le dimensioni e il peso.
Prima che l’illuminazione elettrica si diffondesse in modo capillare anche nelle abitazioni, l’uso di candelieri, candelabri e lampade a olio era estremamente diffuso; se le lampade a olio sono scomparse in fretta dopo l’avvento delle lampadine elettriche, però, i portacandele e i candelabri sono rimasti ancora in uso con la valenza di accessori d’arredo, anche nelle case in stile moderno, oppure come oggetti sacri nell’arredo delle chiese e dei luoghi di culto in generale.
Un indizio di quanto l’immaginario collettivo sia legato a questo tipo di oggetto si può trovare nei lampioni destinati all’illuminazione pubblica, che in molti casi sono ancora realizzati imitando lo stile degli antichi candelabri. In ambito domestico il candeliere era talmente diffuso che la sua presenza è diventata quasi un retaggio irrinunciabile, nonostante non vi sia una reale necessità di usarlo ai fini dell’illuminazione, di conseguenza è quasi impensabile non trovarne almeno uno in ogni casa, anche se soltanto a scopi decorativi.
Un oggetto dal valore romantico
Come abbiamo accennato in precedenza, al giorno d’oggi il portacandela ha una valenza prettamente estetica, di oggetto d’arredo più o meno semplice a seconda dei casi; il suo utilizzo, infatti, è diventato superfluo anche nei casi di emergenza, visto che le torce elettriche hanno soppiantato del tutto l’uso delle candele durante le occasionali interruzioni di corrente elettrica.
Il portacandela, di conseguenza, è adoperato nella sua funzionalità primaria solo in occasioni speciali, per esempio le cene di San Valentino, per i momenti di rilassamento, per sedute di yoga o semplicemente per prendere un bagno rilassante in vasca, grazie alla sua capacità di creare un’atmosfera intima e romantica, a volte magica.
L’esercizio della creatività
Il portacandele è particolarmente apprezzato anche nell’ambito delle creazioni fai da te, in quanto la sua realizzazione permette di esercitare la propria inventiva e allenare la propria manualità, sia per quanto riguarda la lavorazione di materiali di diverso tipo sia per l’acquisizione di esperienza nell’uso degli utensili a mano e degli strumenti elettrici.
Il progetto preliminare
Il primo passo verso la realizzazione di un portacandele fai da te, quindi, consiste nel mettere su carta le proprie idee disegnando uno schizzo preliminare dell’oggetto. Il progetto dipende in larga parte dai materiali che si sceglie di adoperare ovviamente, perché in determinati casi potrebbe rivelarsi del tutto superfluo, e per capire meglio questo aspetto è importante fare degli esempi.
Nell’introduzione abbiamo precisato che una delle caratteristiche del portacandele è quella di sostenere una sola candela, e il più classico degli esempi in tal senso è rappresentato dalla “bugia”. Questa parola è riferita alla città algerina Béjaïa, che durante il medioevo era un noto centro di produzione di candele fatte in cera d’api e il cui nome, italianizzato appunto in “bugia”, è divenuto sinonimo di candele e, per estensione, dei portacandele.
Le bugie sono solitamente costituite da un petalo o da un piattino dotato di manico, al cui centro si trova un bocciolo dove viene infilata appunto la candela. Le bugie erano i candelieri più diffusi, soprattutto a livello popolare, grazie alla loro estrema semplicità e funzionalità, e di solito erano realizzati in legno, in metallo o addirittura in pietra.
Materiali e idee
Il materiale più versatile da adoperare è sicuramente il legno; le possibilità che offre sono diverse infatti, soprattutto per quanto riguarda gli stili. Per affrontare al meglio la realizzazione di un candeliere in legno occorrono soprattutto utensili da taglio, come il seghetto alternativo, e da incisione, come sgorbie e scalpelli, anche un cacciavite potrebbe essere utile se il progetto da realizzare richiede il fissaggio di ulteriori elementi; una sega da banco, una fresatrice e un trapano a colonna potrebbero facilitare ulteriormente le cose se il progetto richiede una lavorazione complessa.
Si può partire anche da un pezzo di legna da ardere, da un ramo o da un pezzo di radica; quest’ultima in particolare, se opportunamente segata e levigata alla base e poi lasciata nel suo stato naturale sulla faccia superiore, permetterebbe di realizzare dei portacandele estremamente originali.
Lo stesso discorso vale per i tronchi di legna da ardere; segando longitudinalmente un tronco da 25-30 centimetri di lunghezza, per esempio, e levigando accuratamente la base, basterà ricavare degli incavi da 40 millimetri di diametro nella corteccia, in modo da poter accogliere le candele tealight che vengono solitamente usate anche nei bruciatori per oli essenziali, e che si possono trovare anche in varietà profumate.
Lo stesso tipo di lavoro può essere realizzato su un ramo contorto dalle dimensioni adeguate, segandolo longitudinalmente in modo da ottenere un oggetto d’arredo dalla forma particolare; lasciando in sede la corteccia e trattandola con impregnante e vernice di finitura lucida, poi, si potrà esaltare ulteriormente la sua naturale bellezza.
Se disponete di un tornio per legno, invece, allora si possono realizzare dei classici portacandele a gambo; questa soluzione potrebbe dare vita a degli oggetti di alto valore estetico, soprattutto incollando insieme scarti di legno massello di diverso colore per poi modellarli al tornio e rifinirli con i prodotti per la lucidatura.
Per coloro che hanno esperienza nella lavorazione del ferro, invece, è possibile creare dei portacandele in stile Shabby Chic adoperando della lamiera o dei tondini in ferro battuto; la lamiera può essere usata per realizzare le forme classiche di una lanterna finestrata, oppure traforata con dei motivi ornamentali più o meno complessi a seconda del grado di esperienza che si possiede. I tondini in ferro battuto, invece, possono essere sagomati e poi saldati a elementi decorativi, come foglie o altro, in modo da creare portacandele dalle forme particolari o delle bugie di tipo classico.
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