Avete provato a sostituire una presa elettrica rotta ma vi siete bloccati davanti ai fili colorati senza sapere dove mettere le mani? Ecco la guida che stavate aspettando.
I cavi elettrici, sia quelli destinati all’energia sia quelli delle telecomunicazioni, vengono marcati con determinati colori per facilitare il riconoscimento. Di solito ogni Nazione ha la sua specifica tabella di colori, ma in Italia questi sono stabiliti dal Comitato Elettrotecnico Italiano secondo la norma CEI-UNEL 00722.
L’assegnazione di colori ai fili elettrici è motivata da diverse ragioni. La prima è quella di facilitare la posa in opera dei cablaggi degli impianti, sia quelli destinati alla fornitura di energia sia quelli delle connessioni dati; la seconda è quella di incrementare la sicurezza dei tecnici installatori e del personale che si trova a effettuare riparazioni sugli impianti, i quali grazie ai diversi colori sono in grado di individuare in modo semplice e immediato le differenti tipologie di cavi elettrici e le tensioni dei conduttori al loro interno.
L’ulteriore vantaggio offerto dal sistema di codifica mediante colori, inoltre, è quello di consentire la connessione omogenea di diverse sezioni di un cablaggio, sia pubblico sia privato. Un altro aspetto importante di cui tenere conto, inoltre, è che le codifiche colori dei cavi elettrici cambiano a seconda del tipo di impianto; a beneficio degli appassionati di fai da te, quindi, andiamo a esaminare nello specifico quello più importante in ambito domestico, e cioè l’impianto destinato all’alimentazione elettrica. Qui potete trovare un buon assortimento di cavi elettrici: date un’occhiata.
Gli impianti elettrici per la fornitura di energia
I cavi elettrici utilizzati per gli impianti destinati alla fornitura di energia, quindi quelli collegati alle prese, ai punti luce e agli interruttori sul quadro di distribuzione, possono essere multipolari o unipolari.
In entrambi i casi i colori per identificare messa a terra, fase e neutro sono sempre gli stessi e non cambiano. Se si scollega una presa dalla parete, quindi, si potrà notare che nel retro sono collegati un cavo di colore blu e uno di colore marrone, ed eventualmente un terzo cavo a due colori giallo e verde.
Il colore del filo neutro è sempre blu, quello della fase 1 è sempre marrone mentre quello della messa a terra è sempre doppio: giallo e verde. Poi si possono trovare fili di colore nero, che identifica la fase 2; negli impianti dove è presente anche una terza fase, invece, il relativo filo è sempre di colore grigio.
Anche se i colori rimangono sempre gli stessi, però, il numero di cavi cambia a seconda del tipo di impianto. In ambito domestico viene utilizzata la corrente monofase, quindi si usano solo i cavi unipolari e bipolari. I cavi tripolari, quadripolari e pentapolari, invece, sono adoperati per impianti industriali e commerciali in genere.
In caso di riparazioni fai da te in ambito domestico, è molto importante ricordare alcune cose fondamentali: la prima è che i fili neutro e fase sono conduttori attivi e si definiscono poli, in quanto sono necessari per il funzionamento, mentre il filo di messa a terra è passivo in quanto si limita a svolgere un ruolo di protezione.
Il sistema di messa a terra
In questo caso parliamo di “sistema” piuttosto che di filo, perché quest’ultimo rappresenta solo una parte secondaria del relativo circuito. La messa a terra, infatti, è formata da un insieme di azioni e sistemi, perlopiù conduttori passivi, collegati a un elemento metallico fisicamente inserito nel terreno, e non deve essere confusa con la massa, cioè un conduttore a potenziale di riferimento che di solito si trova collegato al contenitore di un’apparecchiatura se questo è fatto di metallo.
Negli appartamenti la messa a terra non viene segnalata, anche se il relativo circuito è comunque presente, ma all’esterno degli edifici e degli impianti è obbligatorio indicare il suo punto terminale mediante un’apposita targa recante il simbolo di messa a terra, il quale raffigura una T capovolta che sovrasta altri due segmenti orizzontali più corti.
Il simbolo di messa a terra, alla pari del del doppio colore usato per l’identificazione dei relativi cavi, fa parte di un sistema di codifica standard che permette il riconoscimento immediato degli elementi elettrici. Lo scopo principale della messa a terra, infatti, è quello di proteggere le persone dal rischio di folgorazione; segnalare il punto dove si trova l’elemento terminale di messa a terra con il relativo simbolo, quindi, vale anche come un invito a mantenere la distanza minima di sicurezza.
Multimetro digitale professionale
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I puntali in dotazione non sono certo il punto di forza di questo multimetro.
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Troncatrice Radiale
Questa è una troncatrice radiale della linea Bosch Professional, quindi garantisce il massimo delle prestazioni. È un modello estremamente versatile, utilizzabile per un’ampia gamma di applicazioni. Colpiscono la compattezza della macchina e il peso contenuto.
Per quanto riguarda il puntatore laser, va detto che è sicuramente un’aggiunta importante ma, a detta di alcuni utenti, dopo 15 cm comincia a diventare piuttosto sfocato.
La troncatrice Bosch GCM 8 SJL è stata migliorata rispetto al modello precedente perché ha una maggiore potenza (1.600 watt) e una superficie di taglio superiore (+ 15%). Non manca il puntatore laser per avere la massima precisione e il sistema di aspirazione in due punti.
I collegamenti elettrici
Il collegamento dei cavi deve rispettare scrupolosamente la codifica dei colori; i conduttori non fanno differenze infatti, nel senso che se un pezzo di filo di colore blu viene collegato tra due poli di fase invece anziché tra i due poli neutri come sarebbe giusto fare, il passaggio di corrente avviene lo stesso e il funzionamento non è alterato.
Collegare fili elettrici di colori non corrispondenti ai relativi poli, però, significa mettere a repentaglio la persona che andrà successivamente a intervenire sugli stessi in caso di guasto; nelle eventualità più gravi potrebbe addirittura portare a dei collegamenti incrociati, neutro su fase e viceversa, i quali potrebbero originare un cortocircuito nell’impianto nel momento in cui si attiva l’erogazione di corrente.
Queste raccomandazioni sono superflue per un tecnico elettricista, ovviamente, ma è doveroso dirigerle a tutti coloro che, per ragioni economiche o solo per passione, si dilettano in riparazioni domestiche fai da te.
Nulla vi vieta di sostituire una presa elettrica spaccata, per esempio, ma questo non deve impedirvi di usare il buonsenso e di prendere le dovute precauzioni; anche se conoscete a menadito il codice colori CEI, inoltre, proprio in virtù di quanto detto prima evitate di dare per scontato la posizione dei cavi elettrici, armatevi di multimetro e procedete a delle misurazioni di verifica sugli stessi prima di scollegare e ricollegare i fili.
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