A Napoli il Presepe è considerato una vera e propria opera d’arte. Per realizzarlo occorrono una buona manualità, passione e anche talento. Vediamo quali sono le tecniche principali per poter costruirne uno in stile napoletano.
Il Presepe Napoletano è un vero e proprio spettacolo per gli occhi. La cura dei dettagli, l’assoluta precisione nel posizionamento delle varie figure e soprattutto la costruzione dell’ambiente hanno reso il Presepe Napoletano una vera arte. Non a caso a Napoli è famosa la strada nel centro storico (chiamata San Gregorio Armeno) dove è possibile vedere opere incredibili nelle botteghe degli artigiani. Strettamente collegato al periodo di Natale, il Presepe viene preparato insieme all’albero di pagane origini, insieme costituiscono il classico duetto che annuncia le feste natalizie.
Ma in cosa consiste? Il termine deriva dal latino praesaepe, ovvero la mangiatoia dove è stato concepito Gesù Cristo. Questa rappresentazione tridimensionale della Natività può essere realizzata da una singola struttura, ovvero la classica grotta dove vengono collocate le figure di Maria, Giuseppe, il bue e l’asinello. Nella culla si suole posizionare Gesù Bambino solo il giorno di Natale, per simboleggiare la sua nascita. Intorno alla grotta si possono collocare le figure dei Re Magi e dei pastori. Da questa semplice configurazione sono nate dei veri e propri diorami da far impallidire il più esperto dei modellisti.
Una vera e propria arte
Se cercate immagini su internet potete vedere dei Presepi davvero impressionanti, con paesaggi di cartone incredibili e scene illuminate sia all’esterno sia all’interno delle varie case dei pastori. Creare un Presepe di ottima fattura infatti prevede l’utilizzo di alcune tecniche che occorre conoscere e studiare. Per esempio è assolutamente indispensabile disegnare la bozza per poterla seguire e avere sempre un riferimento del risultato finale che si mira ad ottenere.
Oltre al disegno, trattandosi di un diorama, è bene tracciare anche uno schizzo dall’alto per poter posizionare le varie figure, strutture ed elementi naturali che andranno poi a completare il Presepe. Sembra una minuzia, ma in realtà una piantina del Presepe vi permetterà di decidere come costruire il terreno.
Alcuni artigiani preferiscono collocare la grotta al centro della scena, lasciando sullo sfondo le varie case e i pastori, mentre altri mettono la grotta in alto circondandola di angeli in volo, mentre nella scena sottostante si radunano i fedeli. Il punto di fuga in questo caso è molto importante, come nei quadri stabilisce la zona dell’opera dove convergono gli elementi. Solitamente viene posto in punto pari al doppio della profondità del Presepe e ad un’altezza uguale a quella degli occhi di un possibile spettatore.
La profondità viene data dalle diverse figure, d’altronde un bel Presepe è tale anche grazie al pregio delle miniature. Per donare la giusta prospettiva occorre usare figure di diverse dimensioni e sistemarle sul Presepe per creare un effetto di lontananza-vicinanza con lo spettatore. I colori usati e i vari elementi decorativi possono creare profondità, oltre ovviamente ad aumentare la bellezza dell’opera.
I ‘ferri’ del mestiere
Sebbene per costruire un piccolo presepe non sono necessari particolari utensili, se si vogliono fare le cose in grande e preparare delle lastre di cartongesso, allora dovrete munirvi di una buona sega da banco per poter tagliare del materiale. Avrete anche bisogno di contenitori, spatole e pennelli per poter decorare le varie parti della scena. Per modellare il gesso, dovrete metterlo nell’acqua che lo renderà modellabile liberamente. In seguito lo potrete indurire usando del sale, in modo da creare montagne, collinette e creare il terreno secondo il vostro piano principale.
Non dimenticate che un buon presepe necessita anche dell’illuminazione. Ovviamente per uno da casa potrete semplicemente usare una piccola lampada per illuminare la scena, oppure le classiche luci di Natale. Le cose cambiano però quando si parla di opere su larga scala che richiedono una buona conoscenza tecnica degli impianti elettrici. Di solito vengono usate lampade, faretti, lampade alogene e proiettori per poter creare la giusta illuminazione e creare un’atmosfera soffusa senza esagerare. La scena della Natività infatti dev’essere illuminata lievemente, per dare un tocco magico all’avvenimento.
Sperimentare
Se non avete mai realizzato un presepe in vita vostra, probabilmente vi troverete davanti a qualche ostacolo pur seguendo alla lettera tutte le istruzioni trovate online. Non demordete, basta fare un po’ di pratica e sperimentare. Non preoccupatevi se all’inizio non creerete il Presepe come lo avevate in mente e cercate di allenarvi il più possibile nella creazione del paesaggio e organizzate l’illuminazione in modo da ottenere il risultato ottimale. Ricordate anche che la creazione di un Presepe va fatta con passione, si tratta comunque di un’attività rilassante da fare insieme alla vostra famiglia per celebrare il Natale.
L’arte di costruire il presepe
Per tutti gli appassionati della tradizione e delle miniature, ecco una piccola guida su materiali, tecniche e strumenti necessari per la costruzione di un presepe.
Secondo la storia ufficiale i primi diorami a essere realizzati furono quelli dello scienziato italiano Paolo Savi, i quali risalgono alla prima metà dell’Ottocento, e questo è tecnicamente vero se vogliamo considerare che i plastici sono creati in modo da mantenere delle proporzioni scalari precise rispetto alla scena originale che intendono riprodurre.
Nella realtà dei fatti, però, il presepe può essere considerato di fatto come il primo plastico a essere stato realizzato da mani umane, visto che le sue origini risalgono al medioevo e, in particolare, sono da ricercarsi nella tradizione italiana di quel periodo.
Un po’ di storia…
La parola presepe deriva dal latino praesaepe, che può essere tradotta con greppia o mangiatoia, ma che sta a indicare anche il recinto dove venivano tenute di solito pecore e capre; il presepe, quindi, rappresenta la prima ricostruzione in miniatura di uno scenario reale completo di tutti gli elementi: ambientazione, strutture, sfondo e personaggi, e nella fattispecie quello della nascita di Gesù così come è stata descritta nei Vangeli.
Quella di ricostruire la scena della Natività è una tradizione religiosa che ebbe origine in Italia durante il medioevo, come accennato in precedenza, ma al giorno d’oggi si è ormai diffusa in tutti i paesi cattolici del mondo. La tradizione su come va composta la scena e quali sono i personaggi secondari che vi prendono parte, di conseguenza, ha acquisito innumerevoli sfaccettature diverse; ogni popolazione l’ha adattata realizzando la propria particolare versione, in Italia si contano addirittura diverse varianti per ogni regione.
I primi passi da compiere
Quale che sia la tradizione specifica e la versione desiderata, la costruzione di un presepe richiede tempo, materiali e strumenti specifici a seconda delle dimensioni volute, quindi è vitale che l’intero processo di realizzazione sia preceduto e sostenuto da un’accurata fase progettuale.
Come prima cosa, quindi, conviene abbozzare uno schizzo della Natività nel modo in cui la si vuole rappresentare e poi, basandosi sullo schizzo, tracciare un progetto in pianta con le giuste misure, in modo da poter realizzare i vari pezzi della struttura principale, assemblarli in modo preciso e poi aggiungere tutti gli elementi che andranno a completare la scena.
Per quanto riguarda i materiali da impiegare non c’è che l’imbarazzo della scelta; gli appassionati di fai da te e i modellisti che hanno già esperienza nella realizzazione di diorami, per esempio, sanno bene che a partire dai materiali di recupero fino a quelli prodotti apposta per lo scopo, ci si può avvalere di qualsiasi cosa, e che l’unico limite è rappresentato dal budget a disposizione.
Se non avete particolari esigenze riguardo la perfezione o le dimensioni, e magari preferite anche risparmiare, allora è preferibile realizzare un presepe utilizzando materiali riciclati, come polistirolo, carta e cartoncino, stuzzicadenti e mollica di pane; anticamente infatti, nelle case più povere era proprio questa la tecnica utilizzata.
I più esigenti e coloro che hanno in mente di realizzare progetti più articolati e complessi, invece, possono fare affidamento sull’argilla e sulla creta da modellare, sui piccoli mattoni, le tegole di terracotta e tutti quegli altri elementi, inclusi terra, rocce, sabbia e vegetazione prodotti apposta per il modellismo.
Il livello di dettaglio
Mirando a un risultato più alto la spesa da sostenere diventa maggiore ovviamente, visto che per realizzare un presepe molto dettagliato e realistico, a prescindere dalle dimensioni, oltre ai materiali specifici occorrono anche strumenti complessi quali micro utensili ed elettroutensili; in compenso, però, crescono anche la soddisfazione e la portata dei risultati che è possibile raggiungere.
I materiali consigliati per la realizzazione di un presepe ben strutturato e dettagliato sono un foglio di compensato e del polistirolo, da usare per la base, ancora polistirolo o sughero per modellare gli elementi principali della scena, e cioè il terreno e gli edifici, e stucco o argilla da sovrapporre al tutto nella misura adeguata a poter uniformare le superfici e modellarle in modo da riprodurre i dettagli più minuziosi. Gli elettroutensili consigliati per realizzare presepi di dimensioni medio-piccole sono il seghetto da traforo e il micro utensile di precisione.
Con una buona sega da banco, invece, potete cimentarvi nella realizzazione di un presepe di grandi dimensioni, per il quale è preferibile appunto utilizzare dei blocchi di legno per la struttura principale, in modo da assicurare la giusta resistenza e solidità all’opera.
Una volta realizzata la base e dopo averla rifinita con tutti i dettagli, si possono poi aggiungere gli altri elementi a partire dalla vegetazione fino agli animali e ai personaggi. Questi possono essere acquistati già pronti oppure realizzati ex novo, con l’ausilio di fil di ferro, creta e strumenti di modellazione. Inoltre si possono utilizzare miniature di diverse dimensioni, in modo da seguire quel particolare stile che cerca di ricreare l’illusione prospettica.
Stili e prospettiva
Anche per quanto riguarda l’aspetto stilistico infatti, oltre a quella prospettica, esistono varie tecniche diverse a cui ispirarsi. A seconda delle dimensioni del presepe e dal punto in cui sarà osservato, infatti, converrà adottare lo stile che garantisca il migliore impatto visivo. Sui presepi di grandi dimensioni, per esempio, per ottenere i risultati migliori le miniature al centro della scena vengono collocate secondo la regola dei punti di fuga, mente quelle ai margini seguono quella dell’illusione prospettica.
Nei presepi di piccole dimensioni, invece, si può usufruire di una maggiore libertà stilistica visto che possono essere osservati a tutto tondo semplicemente ruotandoli, o addirittura sollevandoli se le misure lo permettono, in modo da essere esaminati più nel dettaglio.
Concludendo, nel progetto del presepe non bisogna dimenticare di includere il sistema di illuminazione ovviamente, che grazie alla diffusione delle strisce LED è divenuto di gran lunga meno complesso e più facile da gestire. I più ambiziosi, invece, possono anche accarezzare l’idea di inserire un piccolo corso d’acqua all’interno della scena, con l’ausilio di una micropompa da acquario.