Breve guida sulle diverse modalità di esecuzione di questa operazione, a seconda del tipo di intervento da eseguire e sugli attrezzi necessari allo scopo.
La levigatura e la lisciatura, sono operazioni che vengono eseguite su svariati tipi di materiali: legno, pietra, metalli o materie plastiche, e può essere finalizzata al semplice scopo di pareggiare le superfici oppure alla finitura delle stesse, in modo da conferire loro un aspetto lucido o satinato a seconda delle esigenze del caso.
Il nostro articolo è dedicato in particolar modo a quelle eseguite sul legno, e nello specifico prenderemo in esame i diversi modi di procedere a seconda dello scopo che si vuole raggiungere. Faremo anche una breve panoramica sugli strumenti più adatti allo scopo, sia quelli manuali sia elettrici, e parleremo dei prodotti specifici, come le cere e le altre sostanze chimiche che vengono applicate per dare il tocco finale alle superfici.
La sgrossatura e la levigatura come operazioni preliminari e intermedie
In alcuni casi la levigatura viene eseguita per preparare il legno alle successive fasi di finitura; il tipo di intervento dipende dalla natura del lavoro e del pezzo sul quale deve essere eseguito.
Gli artigiani che creano oggetti di arredo in legno, per esempio vasi o altri contenitori, devono necessariamente fare uso del tornio; in questo caso la lavorazione preliminare è la sgrossatura, eseguita con l’aiuto di scalpelli che vengono accostati al pezzo posto in rotazione sulla macchina.
La sgrossatura serve anche a dare la forma prestabilita al pezzo, di conseguenza il lavoro avviene in due fasi: prima il pezzo viene sgrossato al fine di dargli una forma perfettamente cilindrica, in modo da pareggiare le superfici simmetricamente al centro di rotazione, e successivamente si affonda lo scalpello nei punti necessari a dare la forma desiderata, sempre in modo attento e graduale.
Una volta raggiunta la forma definitiva, si passa dagli scalpelli alla carta abrasiva, sempre tenendo il pezzo in rotazione sul tornio, e una volta levigato e lisciato a dovere, si cosparge con la cera o con altri prodotti chimici per la lucidatura.
Per quanto riguarda tavole, assi e listelli, invece, la levigatura viene fatta in piano con il pezzo appoggiato a un banco da lavoro, oppure sul piano della macchina stazionaria. La levigatura delle superfici piane, infatti, si può fare in due modi diversi: mediante carte abrasive oppure usando la pialla.
Degli strumenti specifici torneremo a parlare più avanti, e in maniera più approfondita, per ora invece cerchiamo di distinguere tra la levigatura con l’asportazione di materiale e la lisciatura con l’uso di abrasivi, in quanto hanno effetti simili ma di entità differente.
Durante la piallatura del legno, per esempio, vengono asportati fogli più o meno sottili di materiale a ogni passaggio, ragion per cui le dimensioni del pezzo subiscono variazioni più o meno consistenti.
Il passaggio della pialla, infatti, viene solitamente eseguito soltanto quando si deve rettificare il pezzo, magari per spianare una leggera gobba oppure un nodo; in questo caso si usa la pialla manuale, in quanto permette di lavorare in modo “localizzato”, ma se la superficie da piallare è ampia allora è preferibile utilizzare una pialla a filo o a spessore. La levigatura con abrasivi, invece, comporta una minima asportazione di materiale, ed è quindi un passaggio di finitura.
Le levigatrici e gli utensili multifunzione
Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, gli strumenti richiesti per eseguire la levigatura e la lisciatura del legno sono diversi a seconda del tipo di lavoro da fare. I professionisti sono già in possesso di tutte le nozioni necessarie, quindi cercheremo di concentrarci sull’ambito hobbistico e amatoriale, visto che la lavorazione del legno è molto diffusa tra gli amanti del bricolage e gli appassionati di fai da te.
Gli strumenti utilizzati sono gli stessi dei professionisti, ovviamente, soprattutto quelli manuali; gli elettroutensili e le macchine stazionarie, invece, sono caratterizzate da prezzi più accessibili e prestazioni inferiori, dimensionate alle esigenze della fascia di utenza hobbistica.
Le carte abrasive di diversa grana sono gli accessori più diffusi, e anche quelli più importanti per le fasi di levigatura; queste possono essere passate a mano oppure montate sulle levigatrici, degli elettroutensili “a mano libera” che si differenziano in base alla forma del platorello, che può essere tondo o rettangolare. Per i lavori più consistenti, come la levigatura di superfici più o meno ampie, di solito vengono usate anche le levigatrici a nastro, che permettono di lavorare in modo efficiente e con una certa celerità.
Coloro che lavorano il legno per la creazione di piccoli oggetti, invece, possono avvalersi degli utensili multifunzione, e cioè dei micromotori sui quali possono essere innestati diversi tipi di punte, inclusi coni, cilindri e triangoli abrasivi. Gli utensili multifunzione, nell’ambito della levigatura, sono finalizzati a lavorare su pezzi di piccole dimensioni o in punti difficili da raggiungere con una normale levigatrice, come per esempio gli angoli e le rientranze.
Le diverse tipologie di pialla
La pialla è un altro strumento fondamentale per le operazioni di levigatura, e come accennato prima è adatta anche per la rettifica di difetti nel legno; esistono diversi tipi di pialle però, quelle manuali e quelle elettriche, quindi per un hobbista alle prime armi è bene fare una distinzione sulle diverse tipologie esistenti.
La pialla manuale può essere di diversi tipi: con la lama rivolta all’insù oppure verso il basso, occidentale o giapponese, e può avere differenti misure a seconda delle dimensioni e del peso. È inutile sottolineare che, per quanto fascino possa esercitare la piallatura a mano, questo tipo di utensile richiede una certa manualità e i risultati migliori li offre soltanto quando si è arrivati a maturare un certa esperienza nel suo impiego. Le pialle elettriche invece possono essere a filo, a spessore oppure combinate, e di solito si presentano come macchine stazionarie di dimensioni abbastanza ingombranti.
In ambito hobbistico, la pialla più venduta è la combinata; questa macchina stazionaria, infatti, riunisce in sé le caratteristiche delle due distinte versioni, a filo e a spessore, che sono invece impiegate in ambito professionale.
Il vantaggio che la combinata a filo e spessore offre agli hobbisti è palese; in termini di prestazioni permette di eseguire entrambi i tipi di lavorazione con una sola attrezzatura, quindi non è necessario l’acquisto di una seconda macchina, e poi è caratterizzata da dimensioni più contenute, facilmente adattabili a uno spazio domestico adibito a piccolo laboratorio per il bricolage.