Sono accessori che possiedono caratteristiche variabili a seconda del tipo; ecco alcuni consigli utili per scegliere bene la propria morsa.
In genere gli accessori e gli utensili più “scontati”, in realtà, sono quelli che richiedono la maggiore attenzione e cura nella valutazione delle loro caratteristiche in fase d’acquisto. Senza una corretta informazione infatti, o conoscenza specifica nel campo, si corre il rischio di acquistare attrezzature che si rivelano poco adatte alle esigenze del caso; come accennato in precedenza, questa regola vale soprattutto per le attrezzature di uso più comune, in quanto sono più facilmente soggette a essere sottovalutate.
Tra queste rientrano anche le morse da banco, che pur essendo strumenti dalla finalità specifica e comune, possono variare notevolmente le loro caratteristiche a seconda della loro destinazione d’uso.
Se i professionisti possono contare sulla loro esperienza, gli amanti del fai da te e dell’hobbistica, soprattutto quelli alle prime armi, sono più esposti agli errori dettati dall’inesperienza e dalla scarsa conoscenza delle attrezzature; a loro beneficio, quindi, ecco quindi tre utili consigli che bisogna tenere in considerazione se si ha intenzione di acquistare una morsa da banco.
I materiali di fabbricazione e le caratteristiche di solidità e resistenza
Il primo consiglio, ovviamente, è quello di valutare con attenzione i materiali di fabbricazione e il grado di solidità. In ambito professionale, per esempio, la morsa da banco è usata nelle officine meccaniche, nelle fabbriche, nelle officine dove si lavora il ferro, nelle falegnamerie, carpenterie e in vari tipi di attività artigianali specializzate, come i fabbri che lavorano esclusivamente su chiavi, lucchetti, serrature e casseforti. A seconda del caso, quindi, questo attrezzo deve possedere determinati requisiti strutturali.
Facciamo un esempio basandoci sulla morsa da banco più venduta, e cioè quella classica adoperata nelle officine meccaniche e dai fabbri. In questi ambiti la morsa serve soprattutto a tenere saldamente fermi pezzi o lamiere di metallo da sottoporre a lavorazioni come martellatura, piegatura e taglio; di conseguenza sono richiesti modelli in grado di offrire un elevato grado di resistenza agli urti e alle alte temperature.
Le morse per falegnameria invece, anche se sono chiamate a svolgere lo stesso compito, e cioè tenere fermi i pezzi da lavorare, devono essere più “delicate” visto che le ganasce devono stringere il legno. Alle morse da banco usate in falegnameria, quindi, non è richiesta una particolare solidità, infatti di solito sono integrate direttamente nel banco da lavoro e realizzate in legno, in modo da non danneggiare i pezzi che andranno a stringere.
I fabbri che lavorano su chiavi e serrature, invece, hanno bisogno di morse resistenti e solide come quelle usate nelle officine meccaniche, ma caratterizzate da dimensioni ridotte, più adatte al bloccaggio di pezzi di piccole dimensioni.
Indipendentemente dalla destinazione d’uso quindi, professionale o hobbistica, è bene ricordare che maggiori sono le sollecitazioni a cui la morsa sarà esposta e più dovrà essere solida e resistente. Per chi lavora i metalli sono consigliate le morse da officina di tipo tradizionale, realizzate in ghisa o in acciaio, chi lavora esclusivamente il legno, invece, farà meglio ad acquistare delle morse da falegname.
Queste ultime si possono reperire anche separate dal banco da lavoro; in questo caso il loro meccanismo di chiusura è realizzato in metallo, ma le ganasce sono in legno.
Le caratteristiche secondarie: forma, fissaggio e ganasce
Una volta stabilita la destinazione d’uso specifica, e quindi le caratteristiche primarie che la vostra morsa da banco deve possedere, si può procedere alla valutazione delle caratteristiche secondarie. Queste ultime consistono soprattutto nella forma, nei metodi di fissaggio al banco, nella struttura delle ganasce e nell’eventuale presenza di giunti snodabili.
La parte posteriore delle morse da banco usate per la lavorazione dei metalli, per esempio, è fatta a forma di incudine in modo da offrire un supporto adeguato per la martellatura; questa caratteristica è invece assente nelle morse da falegname.
Lo stesso discorso vale per i metodi di fissaggio al banco; le morse che sono progettate per resistere a forti sollecitazioni sono tutte predisposte al fissaggio mediante imbullonamento, mentre le morse per falegnameria e per uso hobbistico sono dotate di morsetti.
Anche se i fori per i bulloni e i morsetti sono le soluzioni più diffuse, ogni tipologia presenta il suo particolare metodo di fissaggio; questo fattore, in ambito prettamente hobbistico, aiuta ulteriormente nella scelta del modello specifico per le proprie esigenze.
A seconda del metodo di fissaggio al banco, del tipo di utilizzo e delle dimensioni, inoltre, le morse possono presentare diversi tipi di giunti snodabili che permettono al corpo di essere orientato in diversi modi; alcuni esemplari da officina, per esempio, hanno la base girevole, altri invece presentano uno snodo sferico.
Anche la struttura delle ganasce varia a seconda del caso, e queste possono essere interamente in metallo oppure avere le mordacchie intercambiabili in gomma, in modo da non rovinare la superficie dei pezzi sottoposti alla stretta.
Attenzione alle morse speciali
Esistono anche morse a slitta, e cioè studiate per eseguire dei movimenti di scorrimento in modo da spostare un pezzo in maniera precisa lungo determinate direttrici; inoltre non tutte le morse da banco sono progettate per tenere fermi pezzi da lavorare, alcuni modelli servono invece come supporto di bloccaggio per elettroutensili.
Un classico esempio, in tal senso, sono le morse da banco prodotte dalla ditta tedesca Proxxon, alcune delle quali sono destinate all’uso combinato con i mini-trapani a colonna e le mini-fresatrici di precisione, mentre altre servono a bloccare l’utensile multifunzione in diverse posizioni in modo da usarlo come se fosse una macchina stazionaria.
Questo tipo di morse hanno caratteristiche speciali che le rendono assolutamente inutili per qualsiasi altro tipo di impiego che non sia quello per il quale sono state strettamente progettate; anche se alcune di queste possono sembrare apparentemente adatte per usi generici, quindi, ricordate che si tratta di attrezzature specialistiche che svolgono il ruolo di accessori complementari per elettroutensili altrettanto specifici, usati sia in ambito professionale sia hobbistico.
Queste morse da banco si diversificano anche nelle caratteristiche primarie e secondarie, inoltre sono caratterizzate da un prezzo più elevato, che non segue gli standard delle comuni morse da banco.